La recente comunicazione da parte di Apple, della roadmap per lo sviluppo di applicazioni per iPhone, ha rivelato il grande interesse dell’azienda di Cupertino per il mondo corporate.
iPhone è stato finora visto come il cellulare/palmare rivoluzionario, ma mai nessuno ha osato pensare di poterlo usare come dispositivo di lavoro, soprattutto quelle persone che fanno intenso uso della posta elettronica aziendale.
Il firmware 2.0 di iPhone consentirà, invece, di connettersi a VPN Cisco e, cosa ancor più golosa, di accedere a Microsoft Exchange usando la tecnologia ActiveSync di Microsoft. Una piena intergazione, quindi, che strizza l’occhio alle aziende.
È molto difficile pensare che i CIO delle varie aziende decidano di acquistare per i dipendenti un cellulare da 400 dollari, ma è ragionevole ritenere che già manager di medio livello e liberi professionisti possano scegliere questa soluzione e abbandonare gli amati BlackBerry.
La società canadese RIM è infatti al momento leader incontrastata nel campo dei dispositivi mobili votati all’email, ma recenti problemi ai server ne hanno intaccato la leggendaria credibilità ed autorevolezza. I BlackBerry sono ad oggi i migliori cellulari per chi usa (tanto) la posta elettronica, ma chi ne possiede uno sa bene che tutto si può dire tranne che siano “divertenti” o “user friendly”.
Se iPhone riuscisse ad essere convincente quanto BlackBerry sul fronte della comunicazione, sarebbe sicuramente un best seller, perché già dotato di un profilo consumer estremamente accattivante. La strada è certamente ancora lunga e irta di ostacoli, ma Apple ha dimostrato ormai varie volte di saper essere “disruptive” e sconvolgere mercati a cui era prima completamente estranea.