Energia e Futuro: il punto ad un anno dalla nascita della rubrica

Dopo avere lungamente parlato nei post precedenti di diverse tipologie di impianti per la produzione di energia elettrica e dopo avere discusso diverse volte delle differenze tra Potenza ed Energia e sulle problematiche relative alla produzione dell’energia, in questo post oltre a “fare il punto” a distanza di un anno dalla nascita della rubrica Energia e Futuro, voglio invitare i lettori ad una discussione (alla luce di quanto esposto finora in tutti i post) sull’importanza della diversificazione delle fonti energetiche, sulle problematiche ad essa connessa ed alle prospettive future delle rinnovabili.

UN ANNO DI RUBRICA

Era esattamente il 7 Maggio 2009 ed il primo post (un guest post) di questa (spero apprezzata) rubrica veniva pubblicato, ed il titolo di quel post (che poi vide come seguito altri due post con questo tema: 1 e 2) era “Capire l’energia: il fabbisogno“.

In questo trittico vennero introdotti concetti come il diagramma di carico e le problematiche sul coordinamento dei vari tipi di impianto, oltre ad una esposizione dei concetti alla base dei principali impianti di produzione di energia (Termoelettrici a Vapore, a TurboGas ed Idroelettrici).

A questa serie è seguita una lunga esposizione delle emissioni inquinanti negli impianti termoelettrici unitamente ai sistemi per il post trattamento delle stesse (1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8), e successivamente è stata la volta della produzione di energia dal Sole (1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10) e poi dal vento (1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10) e dall’acqua (1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8) preceduti da tre post sul motore a ciclo Stirling (1, 2 e 3) ultimo argomento trattato (ad eccezione di una piccola divagazione sul progetto SolarImpulse) fino ad ora.

PROBLEMATICHE ENERGETICHE, FONTI TRADIZIONALI E RINNOVABILI

Il tema dell’energia viene ampiamente dibattuto su molti media, si sente parlare di consumi, riserve di petrolio, gas naturale, rinnovabili, risparmio energetico e così via, però raramente si sente affrontare il problema in maniera seria ed organica cercando di discutere di tutti questi aspetti senza campanilismi e tenendo sempre presente che ciò che noi consumiamo è Energia e non Potenza.

E’ cosa ormai nota che i consumi globali in termini di energia crescono costantemente, in parte ad opera dei paesi già industrializzati, ed in parte ad opera dei paesi emergenti, ed è altresì noto che le risorse fossili sono in via di esaurimento, in quanto risorse finite e non rigenerabili in tempi paragonabili alla nostra vita.

Negli ultimi anni si è assistito ad un forte sviluppo delle tecnologie che sfruttano risorse rinnovabili, come il sole ed il vento e molto se ne è parlato anche in questa pagine.

Analizzando le varie tecnologie, le modalità di progetto e la produttività di questi impianti è subito risultato evidente come la produzione di energia sia strettamente correlata alle caratteristiche ambientali ed alla loro aleatorietà, cosa che limita fortemente la quantità di energia elettrica prodotta, pur presentando “dati di targa” di assoluto rilievo, come meglio esposto in un precedente post, inoltre la richiesta di superficie per impianti di questo tipo risulta enormemente superiore rispetto ad impianti tradizionali che però presentano le limitazioni delle emissioni inquinanti e della sempre maggiore scarsità di combustibili.

Da tutto ciò è immediato rendersi conto di come lo scenario energetico sia nella realtà molto più complesso di quello che appare, e perché possa esservi un sistema funzionante è necessaria la contemporanea presenza di impianti che producano una grande di energia di base unitamente ad impianti capaci di regolare, più o meno rapidamente, la propria potenza in modo da seguire le richieste dell’utenza, ed al tempo stesso diviene sempre più necessario guardare al domani riducendo l’uso di risorse non rinnovabili, ma con impianti che però producano concretamente l’energia necessaria e non ci si basi in maniera pretestuosa su dati che invece fanno riferimento alle potenze nominali.

L’invito a tutti i lettori è pertanto quello di non trincerarsi dietro barriere ideologiche, bensì di guardare il problema per quello che è nella realtà e cercare soluzioni che consentano realmente (e non ideologicamente) di migliorare la situazione.

Ci vediamo lunedì prossimo sempre su AppuntiDigitali, sempre sulla rubrica Energia e Futuro.

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