Stando a un articolo di PC World , Polymer Vision potrebbe lanciare sul mercato il famoso Readius entro la metà di quest’anno. Per chi si fosse perso qualche puntata, nel marasma delle notizie tecnologiche, voglio ricordarvi che è almeno dal 2005 che si parla di questo fantomatico oggetto, che nella lista dei vaporware è secondo soltanto alla Optimus keyboard .
La possibilità di portarsi sempre appresso un display flessibile, QVGA 320×240 ma di 5 pollici di diametro è una cosa che fa gola a parecchie persone, specialmente tra i produttori di telefonini. D’altronde vi ho già detto che il futuro dei dispositivi mobili passa anche (e forse soprattutto) dalla differenziazione tra la dimensione dell’oggetto e la “dimensione” del device mentre lo si utilizza; che sia una tastiera virtuale o un display allungabile poco importa.
Dicevamo quindi anno 2005: sembra passata un’eternità e invece sono solo due anni e mezzo fa quando, durante una conferenza stampa, la divisione Ricerca e sviluppo per display flessibili di Philips annunciava questa milestone. Readius avrebbe fatto da lettore di RSS, di email, ebook, contenuti audio e telefonino. L’unico problema erano i 16 toni di grigio cui si sarebbero dovuti accontentare gli ipotetici utilizzatori.
Che da un lato fa molto “professionale” ma dall’altro tende a tagliare le gambe al prodotto rendendolo inviso a una buona fetta di mercato. Passa oltre un anno e a febbraio 2007 TIM presenta il “librofonino”; non so se ve lo ricordate, perché anche lui latita un po’ (anzi, diciamocela tutta: non se ne fa più menzione nemmeno sul sito aziendale), ma era una versione minore del Readius. Telefonino e lettore ebook. Grande copertura dei media, grandi aspettative del pubblico, ma poi nessuna altra notizia.
Arriviamo così al 22 gennaio e al comunicato stampa di Polymer Vision che annuncia appunto la commercializzazione del dispositivo verso metà 2008. Ovviamente senza averlo avuto in mano o quantomeno visionato è prematuro dare giudizi, ma lo ritengo ugualmente un prodotto interessante: innanzitutto perché è un passo innovativo e differente verso il “device definitivo”, anche se naturalmente manca di alcune funzioni che personalmente ritengo base come ad esempio il wifi, o una tastiera qwerty.
Poi perché tenta di risolvere in modo drastico due problemi che affliggono i device moderni: la visibilità del display in condizioni critiche e la durata delle batterie. Display a consumo minore significa necessariamente durata maggiore delle batterie. E in ultimo perché potrebbe davvero favorire la diffusione degli ebook, più di Kindle e dei suoi fratelli. Avere un dispositivo che fa anche (o “nasce per”, dipende da come imposteranno la campagna comunicativa e su cosa vorranno puntare) da telefono è indubbiamente più appetibile di un solo lettore di ebook, per quanto migliore possa essere la sua resa visiva.
Dal successo di questo Readius dipende buona parte del futuro dei terminali di questo tipo. La mia unica perplessità riguarda il passaggio al display a colori. Se ci sono voluti 3 anni per restare ai 16 toni di grigio quando sperano di poter risolvere la questione?