Come buona parte di tutti gli utenti che si trovano, per lavoro o per passione, a passare molto tempo su internet, anche per me è quasi naturale acquistare molte cose su internet. Libri, obiettivi e oggettistica varia sono all’ordine del giorno e mi affido oramai a rivenditori consolidati e “sicuri”: evito di fare nomi per chiari motivi, ma fondamentalmente sono proprio i rivenditori più famosi e blasonati.
Di tanto in tanto, anche per tenere d’occhio il mercato controllo però i prezzi attraverso alcuni tra i più popolari servizi di comparazione prezzi: semplicemente cercando su Google il nome di un prodotto di vostro interesse seguito dalla parola “prezzo”, i primi risultati rimanderanno direttamente a tali motori di comparazione.
Effettuare una ricerca su questi motori di comparazione prezzi è spesso fuorviante; in molti casi si trovano diversi rivenditori, dai nomi più o meno conosciuti, in grado di presentare un prezzo molto interessante, distaccati da diverse decine di euro o più in base al costo del prodotto.
Questo perchè accade? Perchè principalmente i motori di comparazione prezzi non fanno un controllo diretto sul rivenditore, o meglio: richiedono alcuni parametri, fondamentali per l’inserimento all’interno del motore stesso, nulla più. Poco importa di che tipo di rivenditore si tratti. Sia chiaro, non è un puntare il dito contro i motori di comparazione prezzi, che offrono un servizio anche molto utile ma si limitano proprio lì. È anche importante sottolineare però che questi motori di comparazione sono importanti vetrine per numerosi shop emergenti, e per questo la scelta è spesso così vasta e assortita.
Insomma, la scelta di uno shop affidabile e da cui comprare non è cosa semplice, soprattutto se si è alla ricerca di un affare: paradossalmente sono i nomi meno noti a proporre prezzi estremamente competitivi. Proprio di fronte a situazioni del genere, con negozi semi-sconosciuti che vendono a prezzi incredibili viene quindi da domandarsi “sarà una fregatura o un vero affare”?. Per rispondere a questo quesito è utile leggere sia i feedback relativi a un dato shop sia girovagare un po’ su diversi forum. In un post dedicato approfondiremo questa tematica.
Dal canto mio posso solo riportare quella che è la mia esperienza: non ho conoscenze dirette e approfondite con rivenditori, quindi mi limito solamente a riportare i fatti da me osservati. Esistono due principali categorie di rivenditori, quelli con magazzino e quelli senza magazzino: i primi hanno una base prodotti in base alle tipologie di oggetti che vendono, i secondi fanno invece da tramite con altri rivenditori. Evito di analizzare il meccanismi di funzionamento del secondo tipo di rivenditori, visto che io per primo non ho certezze a rigurdo.
Come riconoscere i due tipi di shop differenti? Con una semplice analisi della disponibilità dei prodotti: quando i tempi di invio, sul territorio italiano superano i 3 giorni il rivenditore non ha magazzino quel tipo di prodotto ed è pertanto costretto a fare riferimento al fornitore, aumentando l’attesa. Una attenta analisi dell’intera gamma prodotto può presto rivelare se si tratta di un rivenditore con magazzino oppure no.
Rivenditore senza magazzino non è comunque sinonimo di venditore inaffidabile, sia chiaro: in molti casi bisognerà mettere in conto tempi di attesa superiori alla media, ma in diverse occasioni sarà possibile risparmiare diversi euro. Personalmente, come credo buona parte dell’utenza, sono abituato a pagare e ricevere il prodotto quanto prima: come un bambino, non ho pazienza e vorrei poter giocare subito con il nuovo acquisto.