Pare che lo stato abbia trovato il modo di coprire la voragine del debito pubblico. Apprendiamo infatti dal Corriere, che è stata comminata una multa da 139 milioni di euro a un utente trovato in possesso di alcune decine di migliaia di Mp3.
Il vero problema è che oggi non è il primo aprile, e quindi dovremo sforzarci di dare spiegazioni serie a un episodio che diversamente richiamerebbe certe note di sadismo di zio Paperone ai danni del povero Paperino.
I dettagli sull’accaduto sono ancora pochi ma, a giudicare dalla gravità della sanzione, immagino che l’accusato sia un incrocio fra Charles Manson e Al Capone, sorpreso in una server farm sotterranea – in cui nascondeva anche Osama Bin Laden – a copiare gli Mp3 in milioni di CD abusivi e impacchettarli per spedirli agli ambulanti di tutta europa, corredati di omaggi pedopornografici per chi ordina più di 10 copie.
Se così non fosse – se per caso si trattasse di un utente qualunque con una nutrita collezione di mp3, il 90% dei quali non ha mai neppure ascoltato – troverei qualche difficoltà a ritenere le nostre leggi in materia degne della carta su cui sono state stampate.