iCub è un cucciolo di robot nato cinque anni fa presso l’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova. La sua particolarità è quella di essere in grado di apprendere. Detto così potrebbe sembrare poca cosa, ma chiunque si sia minimamente interessato di intelligenza artificiale, o semplicemente abbia letto Io Robot di Asimov (o visto la versione cinematografica con Will Smith) intuisce la straordinaria portata di questa affermazione.
Le macchine, i computer, sono eccezionali esecutori, capaci in alcuni casi di svolgere azioni estremamente complesse, ma ciò che li priva di una intelligenza è proprio la capacità di apprendere. Icub sta imparando a conoscere se stesso e gli oggetti per il momento, gesti apparentemente semplici come seguire un oggetto con lo sguardo, ma che sono un passaggio fondamentale nel percorso evolutivo delle macchine.
Ulteriore elemento che rende ancora più avvincente questa sfida scientifica è quella di aver scelto di adottare tecnologie Open Source, per consentire ad altri centri di ricerca di contribuire alla “formazione” di iCub. Pare che entro il 2010 saranno una ventina gli Istituti che hanno richiesto e riceveranno il kit di assemblaggio di iCub, con cui potranno realizzare dei gemelli del robot di Genova, su cui sviluppare progetti specifici, come quello per l’apprendimento della grammatica.
Scommetto che sentiremo ancora parlare di questo cucciolo, che così giovane già risveglia paure ancestrali: e se un giorno le macchine dovessero raggiungere l’intelligenza dell’uomo e superarla? L’intelligenza artificiale è una minaccia per la specie umana?
Speriamo che iCub apprenda presto le tre leggi della robotica. ;-)