L’idea è interessante, una di quelle che ti fanno subito dire: perché non ci ho pensato io? Si tratta di FreeNAS, un programmino da 32 mega – installabile ed eseguibile da chiavetta USB – che consente di realizzare un server NAS a partire da hardware anche datati (la RAM minima richiesta è 96mb). Le funzionalità sono molte e spaziano dalla configurazione dei dischi in RAID (software, 0, 1 o 5) fino a CIFS (samba), FTP, NFS, protocolli RSYNC, autenticazione degli utenti locali.
La configurazione del server avviene tramite interfaccia Web e le funzionalità sono, stando ai dati dichiarati, più che sufficienti per soddisfare le esigenze dell’utenza domestica, sempre più assetata di spazio di storage (per metterci canzoni e video scaricati legalmente, ci mancherebbe) e spesso dotata di più computer dai quali si vorrebbe poter fruire di uno spazio di archiviazione/scambio/backup condiviso.
Esistono di certo sul mercato soluzioni più configurabili e performanti, tipo Openfier, che però nascono con finalità – e relative complicazioni – più vicine al mondo aziendale che non a quello domestico. Rispetto a questi software, FreeNAS, basato sull’inossidabile FreeBSD e su porzioni di codice prelevate da M0n0Wall, promette un’alternativa semplice e ben attrezzata. Che aggiungere? Non vedo l’ora di metterci su le mani.