Fin dalla loro introduzione sono sempre rimasto affascinato dai processori Intel Atom per la loro elevata efficienza e per prestazioni tutto sommato accettabili in relazione al loro costo ed alle caratteristiche energetiche.
Non solo, infatti, esistono ambiti d’uso in cui ha la priorità mantenere bassi i consumi e la rumorosità, ma l’attenzione che da qualche anno sta dilagando verso tecnologie maggiormente improntate all’efficienza, ha sicuramente rappresentato un buon trampolino di lancio per i processori Atom negli ultimi anni.
Anche se questi processori sono stati conosciuti dalla massa per lo più con la categoria di portatili denominati netbook, l’idea che, visto il mio interesse per il mondo degli Home Theater PC, ho perseguito è quella di poterne fare la piattaforma ideale per la realizzazione di un sistema di riproduzione video silenzioso e compatto in grado di riprodurre qualsiasi formato video disponibile.
I processori Atom che Intel ha immesso sul mercato consumer sotto forma di schede madri mini-ITX ormai più di un anno fa, sono basati sulla piattaforma Diamonville e sono stati rilasciati in due versioni: Atom 230 e 330, rispettivamente single e dual core. Chi conosce le schede madri Intel che montano queste CPU sa bene anche che il punto dolente dell’intera piattaforma non è rappresentata dal processore, bensì dal chipset e, in particolare, dal sottosistema video integrato. Per motivi personalmente poco comprensibili, infatti, Intel decise di utilizzare il vetusto chipset i945GC in abbinamento con l’altrettanto datato southbridge ICH7.
Le incongruenze che si possono riscontrare nel dotare il processore Atom di tali accessori sono molteplici. Innanzitutto è stato affiancato ad una CPU di nuova generazione un chipset che risale ad oltre 2 anni e mezzo fa, un’era tecnologica in questo ambito, e che integra al suo interno un processore grafico, il GMA950, con un supporto molto scadente non solo all’accelerazione 3D (non rilevante in questo ambito d’uso), ma anche alla riproduzione video della quale supporta esclusivamente l’accelerazione in hardware della motion compensation in Mpeg2. Giusto per avere un metro di paragone: ATI (ora AMD) supporta la compensazione del moto in hardware nei suoi chip grafici a partire dal Rage Pro datato 1997.
Qualcuno potrebbe pensare che la carente dotazione tecnologica di questo chipset sia controbilanciata da un altrettanto contenuto consumo di energia, ma purtroppo non è così perché il chipset 945GC sente il peso degli anni anche da questo punto di vista sfoderando un esorbitante TDP di 22 W, ai quali vanno aggiunti 3 W del southbridge ICH7. L’aggettivo “esorbitante” non è esagerato se consideriamo che il processore Atom 230 ha un TDP pari a 4 W, mentre la versione dual core arriva a 8 W.
Avevo già affrontato la problematica di costruire un HTPC basato su processore Atom ed arrivai alla conclusione che al momento attuale l’unica soluzione possibile è quella di affidarsi alla piattaforma ION di NVIDIA che grazie alla grafica integrata GeForce 9400M riesce a garantire un supporto più che adeguato alla riproduzione video.
E’, tuttavia, di questi giorni la notizia della presentazione della nuova generazione di processori Atom destinati a soppiantare quelli della famiglia Diamondville nel mercato desktop: i Pineview. Vista la mia attenzione a questo particolare mercato ho subito approfondito le novità tecniche proposte da Intel, sperando magari nel miglioramento della piattaforma ai fini multimediali. Come molti avranno già intuito sono rimasto piuttosto deluso dalle novità proposte da Intel con Pineview.
Questa nuova famiglia di sistemi Atom conta due processori destinati ai sistemi mini-ITX: l’Atom D410 e D510, rispettivamente single e dual core. L’architettura di base così come le istruzioni multimediali supportate non hanno subito modifiche, mentre è cambiata radicalmente la filosofia progettuale che adesso fa entrare l’Atom nella famiglia dei System On Chip (SoC) integrando nel package non solo il processore, ma anche il northbridge del chipset, il controller della memoria e il processore grafico.
Il vantaggio principale derivante da questa scelta è l’abbattimento dei consumi complessivi della piattaforma Pineview. Se prima un Atom 330 con chipset i945GC superava i 30 W, adesso l’Atom D510 all-in-one vanta un TDP pari a 13 W. Si tratta senza ombra di dubbio di un risultato ragguardevole che, tuttavia, non cancella la principale problematica legata alle caratteristiche del sottosistema video. Entrambi gli Atom Pineview, infatti, integrano un processore grafico GMA 3150 che, pur rappresentando un passo in avanti rispetto al GMA 950, resta incapace di accelerare in hardware la riproduzione di qualsiasi sorgente video diversa dall’Mpeg2.
Che altro dire se non che Intel ha perso un’altra occasione e che anche per questa generazione di processori Atom dedicati al mercato desktop dovremo attendere l’evoluzione della piattaforma Ion di NVIDIA per godere di una riproduzione FullHD fluida.