Ammetto che probabilmente questa volta l’argomento trattato si rivolge ad un target, quello di Appunti Digitali, che potrebbe trovarlo dannatamente banale, ma ci sono banalità che non si ripetono abbastanza e questa volta, con questo mio post, mi rivolgo al certamente attento pubblico di questo blog per divulgare un dogma fondamentale nell’arte della scelta delle componenti di un personal computer: una scheda video da 30 euro con 1 GB di RAM non serve a niente!
Non so quanto frequentemente vi capiti di dover dare un consiglio ad un amico o parente che, se vi va bene, sta per acquistare un personal computer, se vi va male, vi chiede di assemblarne uno, oppure, ancor peggio, si presenta ad acquisto fatto e vi chiede di dargli un’opinione. Vista la mia nota, almeno per chi mi conosce, passione per l’hardware e per i personal computer, vi assicuro che mi capita non di rado e nel corso di queste discussioni, dopo aver determinato le necessità della persona, il budget a disposizione e ciò che il mercato offre, succede molto spesso qualcosa di straordinario: l’interessato punta il dito verso una fantastica scheda video dal costo irrisorio e dal quantitativo di memoria quasi simile a quello dell’intero PC.
L’argomentazione dei non addetti al settore, giustamente, è che una scheda video con più memoria video è meglio di una che ne ha di meno. A rigor di logica questo ragionamento non fa una piega, anche perché la logica dei numeri applicati alle caratteristiche tecniche delle componenti hardware premia solitamente l’idea che ad un numero più grande corrispondono migliori servigi: un processore con più Mhz va più veloce, un processore con più core va più veloce (e già qui se ne potrebbero fare di obiezioni), un maggior quantitativo RAM garantisce maggiori prestazioni, ecc…
Il problema per quanto concerne le schede video è che, mentre nel caso, ad esempio, della RAM di sistema, anche con un processore di fascia bassa, passando da 1 GB di RAM a 2 o 4 GB la differenza in termini di reattività del sistema operativo è notevole, quando il processore grafico non è in grado di offrire una potenza di calcolo adeguata, passare da 256 MB a 512 MB o 1 GB di memoria video non fa assolutamente nessuna differenza semplicemente perché il collo di bottiglia nelle schede video di fascia bassa è al 99% rappresentato dalle ridotte capacità di calcolo della GPU e dalla ristretta banda passante verso la memoria causata da bus spesso a 64 bit (contro i 128 bit dei prodotti di fascia media e i 256 bit o superiori delle schede top di gamma).
Del resto è noto e risaputo che solo utilizzando elevate risoluzioni e/o abilitando l’antialiasing e/o abilitando nei videogame gli effetti più pesanti è possibile avvertire un miglioramento apprezzabile incrementando la memoria video, ma ovviamente a questo risultato si può arrivare solo se la scheda video è computazionalmente in grado di farlo e certamente un prodotto di fascia bassa si ferma molto prima di arrivare a queste estreme situazioni.
In alcuni casi tali scelte mi vengono giustificate con la necessità di riprodurre video in alta definizione, ma anche in questo caso una scheda video dotata di accelerazione in hardware del formato video prescelto non si comporta diversamente se integra 512 MB o 1 GB di memoria video in quanto la memoria video a tali livelli viene realmente sfruttata solo dai videogame più esigenti e non di certo dalla riproduzione video. Anzi, esistono ormai processori grafici integrati in chipset AMD e NVIDIA (su Intel non ci metterei la mano sul fuoco) che offrono ottime performance nell’accelerazione in hardware di video in alta definizione.
Concludo questo mio piccolo sfogo invitando tutti i lettori a diffondere il verbo, ben contento di attrarmi le antipatie di aziende come AMD e NVIDIA che da prodotti di questo tipo traggono i maggiori ricavi.