Energia dal Sole: Fotovoltaico ed incentivi – dal Conto Capitale al Conto Energia

Dopo avere lungamente parlato di energia solare, ed esserci concentrati negli ultimi post sul fotovoltaico, con questo post inizieremo ad esaminare le incentivazioni offerte a chi vuole sfruttare questa soluzione, e parleremo del “Conto Energia“.

INTRODUZIONE ALL’INCENTIVAZIONE

L’energia fotovoltaica rappresenta una risorsa importante e sotto certi aspetti “gratuita”, e pur presentando dei limiti legati agli ancora limitati rendimenti di conversione, e di conseguenza elevata necessità di superfici captanti per raggiungere produzioni di energia rilevanti, oltre che alla forte sensibilità ai fenomeni atmosferici e di irraggiamento, e non ultimo i costi ancora elevati, riesce ad attrarre l’interesse di molti soggetti, siano essi semplici cittadini che imprenditori.

Per favorire una graduale introduzione di questa tecnologia nel panorama energetico nazionale, sono stati introdotti alcuni incentivi volti a favorirne la diffusione e stimolare le industrie nella ricerca di soluzioni sempre più efficienti ed economiche.

Abbiamo già analizzato in questo post le due tipologie di impianti in riferimento alla rete elettrica, ovvero gli impianti “grid-connect” e gli impianti “ad isola“, è importante evidenziare che l’incentivazione del conto energia si applica esclusivamente agli impianti interconnessi in rete (grid-connect).

DAL CONTO CAPITALE AL PRIMO CONTO ENERGIA

La metodologia per finanziare gli incentivi per le fonti energetiche alternative e rinnovabili si basa su una quota identificata come “A3” sulle bollette dell’ENEL, il cui scopo è quello di andare a costituire una risorsa economica da destinare alle fonti rinnovabili ed assimilate.

Senza entrare in considerazioni che esulano da questo post a riguardo delle fonti “assimilate“, è evidente l’esistenza di una volontà di diversificare almeno in minima parte il panorama energetico mediante l’impiego di fonti alternative.

La modalità di erogazione di tali incentivi è stata tradizionalmente basata sull’erogazione di una somma a fondo perduto in conto capitale, assoggettando l’energia prodotta alle normali logiche di mercato.

Tale sistema incentivante da una parte permette al soggetto beneficiario dell’incentivo di limitare il capitale investito, ma necessita per garantire un interesse a tali impianti una remunerazione attraverso l’energia venduta (o attraverso l’erogazione dei “certificati verdi“) che deve essere intrinsecamente conveniente.

L’energia fotovoltaica presenta dei costi per kWh senza incentivazione che la pongono fuori mercato in quanto troppo elevati rispetto all’impiego dell’energia da fonti tradizionali, pertanto un sistema incentivante in conto capitale che basa il suo effetto sulla realizzazione dell’impianto, ma non sulla sua effettiva produzione energetica, rischierebbe di creare situazioni piuttosto “discutibili”.

Attraverso la Direttiva 2001/77/CE della Comunità Europea, recepita in Italia nel 2003 e diventata pienamente operativa attraverso i vari meccanismi autorizzativi, nel settembre 2005 è stato introdotto il “Conto Energia“.

Tale sistema di incentivazione prevede non più un finanziamento in conto capitale, bensì riconosce sotto certe condizioni al produttore di energia fotovoltaica una “tariffa incentivante” sull’energia effettivamente prodotta.

Il primo Conto Energia presentava dei limiti che si manifestarono quasi immediatamente, in particolare richiedeva una fase autorizzativa per accedere all’incentivo da svolgersi precedentemente alla realizzazione dell’impianto, un limite massimo di potenza paria a 1000kWp per singolo impianto, ed imponeva inoltre un tetto massimo annuo di potenza che sarebbe stata incentivata, pertanto al raggiungimento di tale potenza cumulata nel corso dell’anno ci sarebbe stato il blocco delle autorizzazioni.

Un ulteriore limite riguardava l’impossibilità di incentivare impianti basati su film sottile, soluzione molto impiegata per la realizzazione di componenti architettonici dotati di superficie attiva (ad esempio tegole fotovoltaiche e manufatti di arredo esterno fotovoltaici).

Il limite venne raggiunto in soli 9 giorni dall’inizio della presentazione delle domande, e tra gli impianti autorizzati molti apparvero “fittizi”, ovvero si manifestò il dubbio che molti progetti fossero stati presentati con lo scopo di saturare il monte kWp disponibile e bloccare le successive richieste, ma di fatto non vennero mai realizzati.

Tralasciando eventuali polemiche che possono scaturire da queste affermazioni (anche perché una qualunque azione di indagine e giudizio su tali progetti spetta alle autorità competenti), si provvide ad incrementare il tetto massimo di potenza autorizzabile.

DAL PRIMO CONTO ENERGIA AL SECONDO CONTO ENERGIA

Il primo Conto Energia aveva mostrato parecchi limiti, pertanto con il DM 19/02/07 (reso operativo dopo la delibera dell’AEEG n°90/07 del 13/04/07) si è provveduto all’introduzioni di sostanziali modifiche che hanno portato alla nascita del nuovo Conto Energia.

Le novità introdotte riguardano prima di tutto la semplificazione dell’iter autorizzativo, infatti con il nuovo Conto Energia la domanda di incentivazione al GSE (Gestore Servizi Elettrici – subentrato al GRTN in seguito alla cessione della rete a TERNA) deve venire presentata successivamente all’entrata in servizio dell’impianto, rendendo così inutili eventuali tentativi di saturazione del monte kWp mediante progetti fittizi.

Un’ulteriore novità consiste nell’introduzione di un limite massimo di potenza complessivo, da valutarsi non più su base annuale, ed inoltre è stato eliminato il limite di potenza del singolo impianto.

Anche il limite relativo al film sottile è stato rimosso, e l’aspetto tariffario ha puntato sul favorire piccoli impianti che cercavano di raggiungere una buona integrazione architettonica ed un uso efficiente dell’energia (sono previsti incrementi della tariffa incentivante qualora si operino congiuntamente all’installazione di un impianto fotovoltaico anche interventi che permettano di ridurre il fabbisogno energetico dell’utenza).

Nel prossimo post esamineremo in maggiore dettaglio il Secondo Conto Energia, la procedura di “Scambio Sul Posto“, le tariffe e le modifiche tariffarie ed in materia di scambio sul posto più recenti.

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