Aziende tecnologiche come Google cercano continuamente di trovare nuove vie per poter rendere i propri data center energeticamente più efficienti. Questo per due motivi: abbattere i costi di gestione e mantenere un’immagine “green”.
Per ovvi motivi, queste strutture si surriscaldano moltissimo e necessitano sempre di un sistema di raffreddamento. La notizia circola da alcuni giorni in rete: il Google data center situato vicino a Saint-Ghislain, in Belgio, che ha iniziato ad operare alla fine del 2008, si raffredda non con l’aria condizionata ma tramite due sistemi che non necessitano di energia elettrica.
In poche parole: con acqua non municipalizzata prelevata da un canale posizionato vicino al centro (purificata attraverso un complesso sistema di filtri) e l’aria circostante. In Belgio non è che faccio poi così caldo, perciò l’aria circostante può naturalmente raffreddare i computer surriscaldati presenti all’interno.
Ma come fanno d’estate? Semplice, quando all’esterno l’aria si fa troppo calda, Google automaticamente trasferisce tutti i processi lontano dal data centre Belga, in altri data center disseminati in aree più fredde del mondo.
FONTE: Datacenterknowledge