Iphone, Android, Symbian e ora anche l’ultimo Windows Mobile 6.5 (come mostra il video) offrono ai propri utenti sistemi operativi touch, fortemente web oriented. Gli smartphone più evoluti, apparecchi già molto costosi, in realtà risultano essere monchi, incompleti, se non abbinati ad una tariffa dati (possibilmente) flat.
Questa è una cosa di cui gli operatori non sembrano essersi resi conto, o forse lo sanno benissimo e invece continuano a proporre tariffe impropriamente definite flat, a prezzi elevati. Ma questo è un discorso che i porterebbe fuori strada, e che eventualmente potremo riprendere in futuro.
L’integrazione di hardware e software, smartphone e connettività produce un effetto significativo su molte delle abitudini di vita degli utenti. Vediamone alcune.
Always on. Il fatto di essere sempre connessi, soprattutto se si utilizzano le tecnologie push, produce un effetto pervasivo del web attraverso la posta elettronica, l’instant messaging, eccetera.
Socialize. La statusfera diventa definitivamente un universo parallelo, ed lo smartphone è la porta spazio temporale attraverso cui si passa da un universo all’altro.
Potenzialità aperte. La disponibilità di repository di applicazioni che ampliano le funzioni del dispositivo mobile, rendono i limiti di ciò che è possibile fare con il proprio smartphone indefiniti e mobili. Ciò che oggi non è possibile, potrebbe esserlo già domani.
Cerca in mobilità. Qualsiasi cosa tu abbia bisogno di trovare, un indirizzo, un contatto della rubrica, un locale raccomandato da gente che lo ha provato, il bar più vicino, i consigli sulla tecnica di pesca con la mosca, sono tutti lì, nel palmo della tua mano.
Risultato finale: Internet ovunque. Analizzando da vicino i punti descritti sopra è facile rendersi conto che con qualche piccola difficoltà in più, anche uno o due anni fa sarebbe stato possibile avere queste feature. Ora però sono tutte aggregate, e facili da usare come solo il touch può consentire.
Merito al telefonino della Mela di esserci arrivato per primo, ma ora tutti gli altri sono lì, e si sa, la concorrenza fa bene.
Il futuro è in questa direzione, verso la pervasività di Internet come canale di connessione degli oggetti, verso l’Internet delle cose. Segnali di questa tendenza potrebbero essere anche l’arrivo di tecnologie quali Microsoft Surface e la diffusione delle reti wifi, come a Venezia e nella provincia di Roma.