Pubblichiamo un guest post di Elisa Baliani
Sebbene se ne parli già da qualche anno, non ancora tutti i progettisti grafici ne hanno preso atto: non basta essere un art director senior per progettare un’interfaccia web.
In questo articolo effettueremo un volo radente alcune delle regole che dovrebbero essere adottate quando si progetta il design di un sito web, per riprenderle ed approfondirle in post successivi: in una parola, iniziamo a parlare di usabilità.
Si potrebbe partire con disquisizioni su colori, di testi, di link, di grafica o di impaginazione: preferisco tuttavia partire dalla base: l’interfaccia di navigazione. Del resto ci sarà tempo di parlare.
I test di usabilità effettuati dagli psicologi, rilevano difficoltà dell’utente a capire dove si trova l’informazione a lui necessaria. In genere questa difficoltà viene tradotta da Google Analytics come un alto indice di rimbalzo: l’utente entra non trova quello che cerca ed esce dopo pochi secondi.
In genere dunque, una buona navigazione deve rispondere a queste domande: dove sono, dove posso arrivare, come ci posso arrivare e come torno indietro – se l’utente per tornare indietro usa spesso il back del browser il sistema di navigazione ha fallito.
Prima di progettare il design dunque è necessario progettare la propria architettura dell’informazione.
L’architettura più diffusa è quella ad albero o tassonomica. Questo tipo di architettura prevede che ci sia un solo posto per ogni voce menu. Questo modello aiuta a ridurre il rumore cognitivo delle pagine web. L’utente si muoverà dunque in modo più veloce, data la creazione di un ambiente snello e logico. Se pensiamo infatti che posizionare un folto gruppo di link in ogni pagina del nostro sito aiuti a farli notare dall’utente, otterremo il risultato opposto.
Alla rigida architettura ad albero si può sostituire quella multidimensionale. In questo caso la navigazione viene costruita per categorie. Un’ informazione o un prodotto vengono classificati a seconda di categorie prestabilite, che diventano le voci menu.
Questi sono i sistemi di classificazione più diffusi e che certamente funzionano, ma ovviamente non sono gli unici: tutto dipende da cosa tratta il vostro sito web. In generale dopo numerosi studi e articoli pubblicati si può affermare che una navigazione corretta è costituita da icone standard, “briciole di pane”, link evidenti, ma non irrilevanti.
In attesa di ulteriori approfondimenti, vi rinvio a questo sito per saperne di più.