Fra … 100 metri … lanciarsi fuori dall’auto in corsa… Un annuncio che probabilmente non sentiremo mai uscire dal GPS, ma che, a quanto pare, potrebbe tornare utile.
Apprendiamo infatti dal prestigioso The Register che un automobilista inglese, munito di fede incrollabile nel suo GPS, in pieno giorno ha seguito quella che il navigatore gli indicava come una strada, finché non si è trovato con l’auto in bilico su un burrone.
Dopo un’operazione di soccorso durata circa 9 ore, l’auto è stata recuperata e il soggetto, che ancora faticava a capacitarsi della fallacia del suo GPS, ha affermato “strano, è la prima volta che mi capita”.
Pur non avendo mai toccato queste punte di saggezza – degne di una candidatura ai Darwin Awards, devo dire che del GPS non mi fido più tanto nemmeno io, quando non si tratti di girare in autostrada/superstrada e città. Le poche volte in cui, usando più modelli di GPS, mi sono azzardato a escludere le strade a pedaggio, mi sono trovato a mia volta a percorrere chilometri su strade dimenticate dagli dei e dall’Anas, sempre più strette, che magari, a un certo punto divenivano mulattiere brecciate con pendenza del 25%.
A quel punto mi è toccato almeno una volta percorrere lunghi tratti in retromarcia su strade larghe pochi centimetri più della mia auto, tanto che scendere dalla macchina sarebbe equivalso a tuffarmi nel dirupo sottostante.
Non posso dire di avere esperienza di molti GPS in commercio: più o meno tutti quelli che ho provato però, mi hanno ampiamente scoraggiato sotto questo aspetto.
Voi che esperienza avete?