Il successo dei netbook si vede, oltre che dai numeri di vendita e dall’inquietudine che aleggia tra le aziende coinvolte per via dei scarsi margini ottenuti dalle vendite, dal fatto che in un solo anno si è già creata una fascia di puristi, che vorrebbe imporre determinate caratteristiche di prezzo, prestazioni e dimensione in cui delimitare tale segmento, contro le politiche di marketing che cercano sempre nuove nicchie per (non) sempre nuovi prodotti.
Forse Asus con il lancio del suo eeePC 700 aveva stuzzicato la curiosità di molti più per il form factor che per la collocazione data da prezzo e prestazioni, infatti il mercato sta rispondendo con modelli sempre più performanti e versatili.
AMD propone la piattaforma Yukon, che con un consumo, pur basso, ma superiore a quello delle piattaforme usate nei netbook e con prestazioni decisamente migliori, vuole coniugare due mondi agli antipodi: gli elitari ultraportatili e i netbook trovando il giusto compromesso tra prezzo, dimensioni e potenza che in tanti forse stanno aspettando.
I tempi in cui il mondo dei portatili si suddivideva nelle categorie distinte di notebook e subnotebook, sono passati in un batter di ciglia.
Ora che i netbook hanno dimostrato a tutti che si può fare a meno di un sistema operativo di ultima generazione per controllare la posta, fruire di film e musica, navigare sul web, lavorare con suite da ufficio e tutte quelle attività che prendono la quasi totalità del tempo della quasi totalità degli utilizzatori di computer, si è rotto definitivamente l’equilibrio storico che sosteneva un tempo il duopolio Wintel.
Quindi l’hardware datato trova nuova vita, con nuovi processi produttivi e con bassissimi costi quindi per il reinserimento in commercio, che garantiscono prestazioni sufficienti, con costi non eccessivi e margini probabilmente rispettabili per i produttori di CPU.
AMD si è inventata Yukon probabilmente anche perché incapace di investire sul fronte dei netbook per via della situazione finanziaria non proprio felicissima al momento, ma l’idea di riproporre vecchi progetti rivalutandoli con nuovi processi produttivi e un riposizionamento di prezzo non necessariamente nella fascia entry level.
L’idea può avere successo anche perché AMD avrà un insolito alleato nella lotta per l’affermazione di questo segmento: Intel, che ha già annunciato lo sviluppo di una soluzione concorrente.
Il colosso californiano non rappresenterà solo uno scomodo e forte rivale, ma anche un valido aiuto per la promozione di questa fascia contro l’Atom , che Intel stessa sembra osteggiare, e in alternativa agli ultraportatili di lusso, segmento cui AMD non partecipa.