TomTom ha di recente presentato la nuova gamma di navigatori satellitari GO, la soluzione All-in-One di punta del produttore Olandese. Tra le tante nuove funzioni si legge quella di “TomTom Map Share” di cui Markingegno ha recentemente parlato in un suo post.
Tale funzione consente, a chiunque utilizzi uno dei prodotti TomTom compatibili, di effettuare correzioni laddove rilevi un errore sulla cartografia (che sia toponomastico, di direzione sensi unici, ZTL, aree pedonali e così via) e inviarle sul web tramite TomTom HOME, il software gratuito per PC e Mac che consente di interfacciare il proprio GPS con il PC (o Mac).
L’idea è secondo me geniale e porta enormi vantaggi sia a TomTom che al cliente. Da un lato tutti gli utenti avranno mappe sicuramente più aggiornate, senza dover attendere mesi per il rilascio dell’ultima versione della cartografia. Basterà di tanto in tanto connettere al computer il proprio GO per avere le mappe corrette da altri utenti che hanno provato sulla propria pelle la veridicità delle correzioni.
E’ un’idea geniale anche per la società che si vede improvvisamente parzialmente sgravata dal difficile compito di aggiornare le mappe, nel loro più preciso dettaglio, in totale autonomia. Lasciando fare agli utenti ottengono gratis (anzi, a dire il vero si fanno pagare) correzioni di qualità della propria cartografia. Ciò consentirà loro di distinguersi dalla concorrenza per avere mappe più dettagliate ed aggiornate degli altri, nonostante il merito sia di fatto degli utenti stessi.
All’utente è lasciata la scelta se installare solo le correzioni verificate da TomTom, che periodicamente accerterà la correttezza delle aggiunte e modifiche degli utenti, oppure se installare tutte le correzioni di tutti gli utenti, indipendentemente dalla loro verifica “ufficiale”.
Ho avuto modo di provare per qualche minuto questa nuova tecnologia e devo dire che la trovo decisamente intuitiva e semplice da utilizzare, in pieno stile TomTom, anche per un utente novizio. Sono convinto che avrà grande successo, anche perchè consentirà di coinvolgere gli utenti che si sentiranno “parte” di un più ampio lavoro di mappatura “sociale”. In molti altri casi l’idea di contribuire a qualcosa per tutti è piaciuta moltissimo alla gente, non vedo ostacoli affinchè TomTom Map Share non ripeta quanto già visto.
Sempre più spesso assistiamo a fenomeni di questo genere: le società si “servono” dei propri clienti per ottenere risultati che solitamente sarebbero stati raggiunti con lunghi e costosi processi interni. Pensiamo anche alla moda sempre più diffusa di coinvolgere i consumatori nelle campagne di marketing. Da un lato è vero che una campagna pubblicitaria prodotta con “l’aiuto” del consumatore può essere un’ottima idea (basti pensare al caso FIAT 500), dall’altro è anche vero che troppo spesso si vedono veri e propri appiattimenti del dipartimento marketing che fa letteralmente fare tutto il lavoro ai consumatori. E’ in ogni caso innegabile che si sta andando in una direzione che passa dal B2C al P2P, ovvero a relazioni paritarie (o quasi) tra soggetti che una volta erano invece profondamente distinti e separati.