Quando si tirano in ballo le auto inglesi, più comunemente vengono in mente Rolls Royce, Jaguar, Aston Martin, Land Rover e Mini. Un numero di costruttori piuttosto interessante per un solo paese che manifesta una lunga tradizione motoristica, anche se al giorno d’oggi l’industria automobilistica inglese non gode affatto di buona salute.
Quello che tanti non sanno è che nel sottobosco motoristico britannico nascono e crescono come funghi, piccoli e coraggiosissimi costruttori di auto sportive di nicchia, che tra gli appassionati fanno spesso più gola anche di supercar blasonate del calibro di Porsche e Ferrari.
In questo fertile ambiente, in cui la passione fa da umus, sta per partire Project Splitwheel. Tutti gli appassionati di auto sono chiamati a partecipare all’ideazione e alla progettazione di quella che dovrà essere l’auto sportiva perfetta!
Badate bene, non sto parlando del classico car configurator che permette di provare gli abbinamenti tra colore della coarrozzeria, interni, cerchi in lega e accessori vari nel modello che intendete acquistare in concessionario, ma si tratta di inventare, ideare, disegnare, progettare e infine realizzare una supercar da zero, senza alcun limite imposto.
Ma com’è fatta la sportiva perfetta? Che prestazioni deve avere? Che livello di confort deve garantire? Quanto deve costare? Queste sono solo alcune delle infinite domande che i partecipanti del progetto dovranno porsi inizialmente e su cui dovranno confrontarsi. L’unica cosa che conta per gli ideatori del progetto è che sia sportiva.
Man mano che l’auto prenderà forma si dovrà scendere sempre più nei dettagli, fino, ad esempio, alla scelta dei materiali, alla progettazione del pianale e alla progettazione dello schema delle sospensioni.
Sul sito del progetto, i membri della community avranno tutti gli strumenti necessari per proporre idee, discutere e collaborare alla progettazione. Sarà inoltre disponibile per tutti un’ampia documentazione di carattere tecnico e meccanico per aiutare i partecipanti nelle scelte.
Per il momento il sito ufficiale si limita a presentare l’impresa e ad accogliere le pre-registrazioni. L’iniziativa dovrebbe aprire i battenti tra Dicembre e Gennaio con lo scopo di arrivare alla realizzazione di un vero prototipo marciante entro la fine del 2010.
Il delicato compito di trasformare in realtà il sogno di tanti appassionati sarà affidato alla Caterham. Quando nel ’73 la Lotus smise di produrre la leggendaria Seven, Caterham ne acquisì il progetto e ne riprese la produzione e tutt’ora, dopo più di trent’anni di piccoli aggiornamenti continua nella sua missione, assolutamente indisturbata dalla crisi de lmercato automobilistico mondiale.
La Seven oggi in produzione è venduta a prezzi tutto sommato abbordabili. Accoppiata a piccoli motori Ford che non superano i 260 CV, può vantare di essere tra le auto più leggere in assoluto nella produzione in serie mondiale. Questa caratteristica permette al mezzo di compiere accelerazioni che si lasciano alle spalle quasi tutte le supercar da centinaia di migliaia di euro, con agilità e handling da primato.
La gamma parte dal modello classico, che rimane il più possibile fedele al progetto Lotus degli anni ’60, fino ai modelli che superano le 30.000 sterline, aggiornati con raffinate modifiche a meccanica, telaio e sospensioni.
Qui sopra un servizio di Fifth Gear, che spiega in sintesi (e in inglese) perché tutti dovremmo avere una Caterham.