Nuovo appuntamento con Videodrome – ai confini del video. Con questo post andiamo a ricollegarci all’argomento trattato la volta scorsa, il super 16 mm, per paragonarlo (senza azzardare) al formato HDTV.
Come già detto, il super 16 mm fu ideato per risolvere i problemi di bassa qualità che si riscontravano nel “gonfiare” il 16 mm standard in 35 mm per la distribuzione in sala. Le stampe in 35 mm non anamorfico sono in standard 1.66:1 in Europa e 1.85:1 in America mentre il povero 16 mm classico arriva solamente a 1.33:1 ecco perché aumentare l’area sensibile si è dimostrata una scelta azzeccata.
Miglioramenti apportati per il riversaggio in formato differente:
− Standard 16 mm, apertura 7.5 x 10.4mm, area di 78 mm quadrati.
− Super 16 mm, apertura 7.5 x 12.4mm, area di 93 mm quadrati.
Ma perché parlare di HDTV in relazione al Super 16?
All’inizio dell’era digitale, sembrava che non ci fosse più motivo per girare in super 16 mm; la televisione era originariamente in formato 1.33:1 PAL in Europa e NTSC in America e i formati video andavano più che bene, le cose però sono successivamente cambiate con l’avvento del formato HDTV in 16.9 ed ora il super 16 mm potrebbe rivivere una nuova giovinezza.
Il fatto è che in termini di costi e qualità risulta, per assurdo, meglio girare in super 16 per il riversamento in HDTV. Infatti l’aspect ratio del super 16 è del tutto “naturalmente” simile al 16:9 HDTV (e anche al PAL Plus), cosa che permette il passaggio tra i due formati senza alcuna compressione.
In poche parole il super 16, in un futuro non troppo remoto, potrebbe diventare il formato di pellicola più performante perchè economico e duttile, facilmente riversabile sia in HDTV, sia in 35 mm per la sala mantenendo una elevata qualità d’immagine. Questo concetto è già di primaria importanza tra i produttori televisivi di tutto il mondo che, visto il diffondersi delle televisioni HD, stanno cercando di identificare i migliori formati da utilizzare per girare film, documentari, serie tv ecc.
Per fare due nomi “di peso”, CBS e PBS attualmente accettano e trasmettono in HD documentari girati interamente in super 16 mm.
Volendo ricordare alcuni vantaggi del super 16 mm, i costi stanno al primo posto: bassi costi di produzione, decisamente inferiori sia al 35 mm, sia all’HDTV. Il peso e la facilità di utilizzo: l’attrezzatura per il super 16, paragonata al 35 o all’HDTV, è più leggera, meno ingombrante e perciò facilmente trasportabile inoltre, cosa non secondaria nel mondo della documentaristica, richiede meno “personale al seguito”.
Il super 16 diventa leggenda.