Il comportamento dei genitori si comprende solo invecchiando; questo credo sia abbastanza noto e condiviso. Tra poco anche io sarò papà e sto iniziando a capire molte delle cose che mi lasciavano perplesso quando ero più piccolo, e tante delle paranoie (reali o inventate) dei miei genitori.
Ma come sempre bisogna fare i conti con i tempi, e con la nostra tanto amata tecnologia, ed ecco che mi ritrovo di colpo felice del fatto che finalmente qualcuno, Ford in particolare – ma ho idea che presto il sistema dilagherà – ha introdotto un sistema per limitare la velocità delle auto se alla guida non ci siamo noi.
Il prossimo modello di Ford Focus, che farà la sua apparizione nel 2010, sarà fornito di base con un set aggiuntivo di chiavi elettroniche dotate di sistema MyKey in grado di limitare velocità massima e volume dello stereo dell’auto. Secondo alcuni sondaggi commissionati dalla casa americana, i genitori lascerebbero più spesso l’auto ai figli se fossero sicuri che non potessero superare certi limiti. Certo, questo non annulla le possibilità di farsi male, ma indubbiamente le riduce.
Minor possibilità di schiacciare a tavoletta significa anche minor consumo di carburante, e minor impatto ambientale, cosa che di certo non potrà che farci piacere, nonostante non fosse questo lo scopo primario per cui MyKey è stato pensato. Tra tutte le funzionalità del sistema, sempre secondo il sondaggio di Harris interactive, il 75% degli intervistati apprezza maggiormente il controllo di velocità massima, il 72% il promemoria sonoro ossessivo per le cintura di sicurezza e il 63% il controllo del volume dello stereo. Percentuali molto alte che dimostrano quanta attesa ci fosse sul mercato per un dispositivo del genere.
Altre funzionalità presenti in MyKey sono l’avviso di entrata in riserva anticipato rispetto al solito, la possibilità di spegnere forzatamente lo stereo se non vengono allacciate le cinture e la possibilità di inibire la disattivazione del traction control. Qualche assicurazione lungimirante potrebbe anche cogliere l’occasione per introdurre polizze modellate su questo sistema: sebbene non sia una verità assoluta, statisticamente si può affermare che minore velocità è uguale a danni minori, anche nel caso di incidenti, quindi premi minori da pagare. Oppure si potrebbe decidere che cento chilometri all’ora sono una velocità congrua per tutta la famiglia e consegnare all’assicurazione le chivi “senza limiti” in cambio di uno sconto.
Chiaramente il punto di vista dei ragazzi è completamente opposto: il 75% di loro, su specifica domanda, rifiuta l’applicazione di un simile sistema. La percentuale scende però al 36 nel caso in cui accettando questo sistema di accedesse ad un uso maggiore dell’auto dei genitori. Il restante 64 capirà quando sarà più grande :)