Metal Gear Solid: 20 anni di successi e di spionaggio

Alla ripresa del normale regime di pubblicazione di Appunti Digitali e come bentornati dalle vacanze agli appassionati di videogiochi, in particolare di retrogaming, ho pensato di dedicare questo appuntamento settimanale ad una delle saghe più entusiasmanti e coinvolgenti del panorama videoludico mondiale, che ha reso celebre il genere stealth.

Nel nostro percorso di ricostruzione della storia dei videogiochi analizziamo infatti Metal Gear Solid, un titolo che non ha bisogno di presentazioni ma la cui evoluzione a volte sfugge agli appassionati perché vi si sono avvicinati solamente con la pubblicazione degli ultimi capitoli per Playstation 2 e Playstation 3.

MGS_MSX

L’inizio, come spesso succede, avviene in sordina.
E’ il 1987 quando MGS viene rilasciato per piattaforma
MSX2 e quasi in contemporanea su Famicom (l’originale versione giapponese dell’ a noi più conosciuto Nintendo Entertainment System alias NES) ma subito si è potuto apprezzare il talento di Hideo Kojima, una delle figure più importanti, che ha dato lustro non solo alla software house Konami ma a tutto il movimento nipponico, con Zone of the Enders (lo shoot’em up first-person  in stile mecha), Snatcher (uno dei primi videogiochi cyberpunk, sulla falsariga del celeberrimo romanzo di Philip K. Dick poi reso film, Blade Runner) e partecipazioni alla realizzazione di capitoli della saga di Super Mario.
La storia viene concepita nel periodo della guerra fredda e i temi affrontati spaziano dall’utilizzo degli arsenali di distruzione di massa, il confronto nella politica, la genetica, smentendo l’abituale e fastidioso luogo comune per cui tutti i giochi siano uguali e realizzati superficialmente, con una cura dei particolari solo a livello grafico.
Dal punto di vista tecnico poi, l’arsenale a disposizione del protagonista, le comunicazioni criptate attraverso l’apparecchio sottocutaneo conosciuto con il nome di CODEC, le complesse missioni richieste per superare i vari livelli non solo saranno innovative per l’epoca e verranno riprese da altri titoli del genere stealth (Splinter Cell su tutti), ma stabiliranno un determinato tentativo a voler modellare una realtà, come quella spionistica, affascinante e raccontata in tutte le salse, ma spesso più grande di noi.

Passano un po’ di anni e nel frattempo la potenza computazionale è cresciuta esponenzialmente, tale da superare  le limitazioni del 2D e coinvolgere il giocatore in un’esperienza veramente appagante, lasciando che si immerga pienamente in un’avventura piena di tensione e di pathos qual’è quella di un agente segreto infiltrato.
Nel 1998 approda infatti su Playstation e qui nasce il mito: 7 milioni di copie per il primo titolo sia per il seguito ed una fama che sbarca finalmente oltreoceano e in tutto il globo dove il marchio PSX è diventato ormai de facto il simbolo del successo e del business rappresentato dai videogiochi, ormai non più fenomeno di nicchia orientato ai più piccoli ma vera e propria industria che genera un fatturato e un indotto da miliardi di dollari l’anno.
Resta una delle poche esclusive in mano a Sony, che dopo le sconfitte incassate nella battaglia “next-gen” con Wii e Xbox360, può comunque disporre di un saga che ha venduto in assoluto decine di milioni di unità e che ha aiutato la diffusione di tutte le macchine che ha ospitato le avventure di Snake e soci.

I fan sella serie preoccupati per l’annuncio della conclusione della serie con l’ultimo capitolo, ovvero MGS4 disponibile per PS3, erano già stati rassicurati a fine maggio, dove invece veniva dichiarato semplicemente che la storia di Solid Snake, il protagonista principale (e probabilmente le figure che vi ruotavano intorno) giungeva al capolinea e che si sarebbe proseguito su altri binari, ma non abbandonando il format che ha regalato così tante soddisfazioni anche dal punto di vista commerciale (basti pensare che il solo Guns of the Patriots ha venduto finora 4 milioni di unità).

Ma c’è un’altra ottima notizia che farà felici non solo gli aficionados del videogioco ma anche gli amanti della pellicola: Metal Gear Solid è annunciato in uscita nelle sale cinematografiche per il 2009 e annovera Kurt Wimmer come regista (già visto nel futuristico Equilibrium con Christian Bale) e Kojima stesso in veste di produttore esecutivo e writer (il che dovrebbe assicurare il rispetto della fedeltà al plot originale).
A dimostrazione che, se non si sfrutta semplicemente il titolo di richiamo ma si costruisce un cast di professionisti si può aspirare a realizzare buoni prodotti anche partendo da una base a prima vista estranea dal mondo del cinema.

Aspettiamo e speriamo e nell’attesa, svestiamo i panni quotidiani per diventare l’agente segreto più famoso ed inquieto del mondo dei videogiochi.

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