Oggi, scorrendo i miei segnalibri, ho cliccato su molleindustria.it, un sito di giochini flash venuto agli onori delle cronache qualche mese fa per aver sviluppato un gioco – Operazione: pretofilia – “liberamente ispirato” alla questione della pedofilia nella schiere ecclesiastiche, che molto ha fatto discutere in rete e fuori.
Risultato: sito bloccato per nudità o contenuti pornografici! Ma perché Molleindustria.it – la mente illuminata dei censori non è però arrivata a coprire il sito .org e .net – è stato catalogato come sito porno? E chi mai si permette di impedirmi di visitare un sito porno, ammesso pure che lo sia (viene bloccato anche il sito blog.panorama.it)? Risposta: OpenDNS.
Per chi non lo sapesse, si tratta di un server DNS gratuito, che si propone sul mercato con delle feature interessanti, come filtraggio dei siti di phishing, correzione automatica dei typo nella digitazione di un URL (tipo www.goggle.com), la promessa di maggior velocità e affidabilità. Da qualche mese lo uso e lo consiglio perché riscontro benefici sulle performance e sulla funzionalità della connessione – non credo di essere l’unico trovatosi impossibilitato a navigare a causa della caduta di un DNS di Telecom.
Questa nuova “feature” però proprio non mi va giù. Verifico quindi i perché e i percome e capisco che quella è l’impostazione di default – anche se la pagina di riferimento dice il contrario: devo cambiarla manualmente. Per modificare questa impostazione sono quindi obbligato a creare un account. Male, molto male, ma il bello viene ora: per configurare il mio account e poter tornare a vedere quel che mi pare e piace devo poi “sbloccare” il mio IP esterno ma, dato che come il 90% dei naviganti, uso una connessione a IP dinamico, devo scaricare un software che dica a OpenDNS qual è il mio IP ogni volta che accendo il computer, in modo che possa sbloccarlo al volo.
Ho un’illuminazione: in questi giorni mi trovo a navigare con Fastweb (Milano). Non potrebbe essere che il blocco della sottorete crei problemi ad una rete a IP privato come Fastweb? In teoria se uno dei molti utenti che escono con il mio stesso IP pubblico abilitasse questa opzione, tutti gli utenti che usano OpenDNS sulla stessa sottorete sarebbero bloccati: OpenDNS non ha altro modo per riconoscermi che l’IP pubblico. Come controprova, cerco di sbloccare l’IP pubblico che sto usando. Risultato: l’IP non si sblocca, probabilmente l’ha bloccato qualche furbone nella mia sottorete.
Per ora ne ho abbastanza: scatta il piano B, ossia mail di protesta e via OpenDNS. Quando e se mi risponderanno cercherò di spiegargli la mia ipotesi. Proverò poi con una connessione diversa per accertarmi che il blocco indesiderato si verifichi solo in Fastweb. Nel frattempo vi terrò aggiornati.
UPDATE: Ho reinserito il dns di OpenDNS e non vengo più filtrato. Controllo le impostazioni della mia connettività e scopro che il mio IP pubblico è cambiato. La cosa sembra confermare le precedenti ipotesi: immagino che se a questo punto registrassi il mio attuale IP pubblico per il filtraggio, salverei qualche vicino di casa dalla cecità. Ci penserò su.