Nel lontano 2007 partì l’avventura di Appunti Digitali. C’era da fare un blog, un esperimento editoriale attraverso il quale sperimentare i paradigmi del c.d. Web 2.0, un web che si voleva più interattivo che top-down, più democratico che non affidato a supposti gatekeeper. Il concetto di Web 2.0, per chi al tempo aveva già un decennio di Internet alle spalle, appariva ridondante: fin dagli albori Internet aveva scardinato le gerarchie dei media tradizionali, dando voce e spazio ai più disparati punti di vista.
A posteriori è forse lecito riassumere il Web 2.0 come la concomitanza tra l’inizio della massificazione di Internet e l’abbassamento delle barriere d’ingresso alla pubblicazione di contenuti online.
Internet è nata democratica e decentralizzata. Al contrario sappiamo quanta concentrazione e centralizzazione le estreme conseguenze del Web 2.0 – i social – abbiano portato nella geografia di Internet.
In spregio ai presupposti “democratici” del Web 2.0 – cioè la possibilità per chiunque di esprimere un’opinione su tutto – avendo ricevuto un mandato piuttosto libero di sviluppare AD, cercai nella community del più grande sito tecnologico italiano persone interessate ad esprimere un parere qualificato su una materia che padroneggiavano.
Fu così che riuscii presto a circondarmi di alcune delle persone migliori e più competenti che abbia conosciuto, divenute nel frattempo anche amiche e sporadicamente compagne di cene e bevute dai contenuti molto nerd.
La notizia è che oggi torniamo in scena dopo una lunga pausa, con rinnovata passione per quelli che da subito sono stati i nostri punti fermi: verificabilità delle informazioni, tracciabilità delle opinioni espresse, nessuna pretesa di verità assoluta, diffidenza rispetto alle soluzioni semplici e “ideologiche” a problemi tremendamente complessi.
Molti e violenti mutamenti hanno interessato il pianeta negli ultimi anni e il tema energetico per gli ultimi accadimenti è di nuovo al centro dell’attenzione collettiva, particolarmente nell’ottica del difficile equilibrio con sempre più pressanti istanze di preservazione dell’ambiente. Avremo qualcosa da dire al riguardo.
La tecnologia a sua volta evolve a una velocità forsennata ed i punti di frizione tra dinamiche sociali e evoluzione tecnologica sono sempre più frequenti e profondi. Il mondo tecnologico continua a produrre a ritmo forsennato soluzioni in cerca di un problema, tecnologie che promettono di cambiare questo o quell’altro aspetto della vita quotidiana in un processo intermedio tra parziale, quasi simbolica realizzazione, e l’artata costruzione dell’hype – processo a cui molti continuano a consegnarsi acriticamente.
Senza nessuna pretesa moralizzatrice, offriremo a chi vorrà ascoltarci qualche punto di vista esperto, con l’obiettivo di aiutarvi a formarvi un’idea piuttosto che servirvene una già pronta da indossare. Approccio questo che applicheremo a tutte le materie di cui andremo ad occuparci, offrendovi trasparenza sul percorso personale e professionale su cui si fondano le nostre opinioni, in cambio di un pari grado di onestà intellettuale nel commentare anche questioni che dovessero suscitare il vostro disaccordo.
Come spesso negli ultimi tempi prima della pausa, anzi ancora di più, ci manca il tempo: ciascuno di noi ha un lavoro impegnativo, una famiglia a cui rendere conto e mille altri piccoli rivoli che assorbono il rimanente tempo libero. Questa breve introduzione, mi ha richiesto sprazzi di tempo pescati da una settimana abbondante.
Abbiate pazienza e vi daremo qualcosa di interessante da leggere. Intanto ben ritrovati!
PS Qualche informazione di servizio. I nuovi post iniziano a uscire sul vecchio layout, che se da desktop fa male agli occhi, da mobile provocherà facilmente nausea e vertigini (scherzo, ma non troppo). Ci stiamo lavorando. Abbiamo tardato di qualche settimana a ripartire per colpa dei tempi e di un nostro progetto balzano – grazie al quale potreste per la prima volta sentire la nostra suadente voce – che per i citati problemi di tempo ha faticato a concretizzarsi.