Chi mi legge sa bene quanto sono severo con le nostre università e con l’istruzione Italiana in generale. Questa volta però non posso che parlare bene dell’evento International Forum on Enterprise 2.0 svoltosi a Varese presso l’Università degli Studi dell’Insubria.
Gli organizzatori dell’evento, tra cui l’esperto di Enterprise 2.0 Emanuele Quintarelli , sono riusciti a portare a Varese, da ogni parte del mondo, alcuni degli speaker che hanno parlato alla bella conferenza di Boston sull’Enterprise 2.0.
In estrema sintesi potremmo definire l’Enterprise 2.0 come l’uso di software sociale in contesti business, che facilitino la collaborazione tra colleghi e incentivino la condivisione di informazioni.
Tutti i panelists hanno sottolineato che la cosa più importante da spiegare ad un’azienda quando si parla di Enterprise 2.0, è che non si tratta solo di tecnologie, ma che si è di fronte prima di tutto ad un cambiamento culturale. In altre parole prima bisogna capire che è necessario lavorare e far circolare le informazioni in modo diverso e solo dopo implementare le tecnologie a supporto di questa nuova filosofia di lavoro.
Molto interessante l’intervento di Stewart Mader, consulente ed autore del libro Wikipatterns oltre che autore del blog Grow your Wiki. Mader ha infatti spiegato che la prima cosa da fare in una società che vuole implementare strumenti di Enterprise 2.0 è individuare i punti di debolezza nel workflow quotidiano. Per fare ciò si sceglie un dipartimento, che sarà pilota del progetto, e si chiede ad ogni dipendente cosa cambierebbe nel proprio workflow.
A questo punto si è in grado di suggerire lo strumento ideale per risolvere tutti questi problemi, basti pensare a quante email e tempo può far risparmiare l’uso di una Wiki per gestire un compito semplicissimo: organizzare una riunione. Anziché inviarsi decine di email con le disponibilità di ciascuno, basta compilare una paginetta online, consentendo a tutti i partecipanti di operare in tempo reale sull’ultima versione del documento.
In conclusione dal convegno emerge la constatazione che il vero valore di una società non sta nei contenuti, nei documenti e nelle informazioni salvate nei PC. Il vero valore sono le persone che creano questi contenuti e l’Enterprise 2.0, sia nella sua interpretazione culturale che tecnologica, aiuta a mettere in contatto le persone tra loro, facendo accendere le idee con altre idee.