Ieri sera Sony ha svelato le proprie carte presentando la quarta generazione della sua console casalinga, che ovviamente verrà chiamata Playstation 4. Microsoft temporeggia ancora, mentre Nintendo questa volta ha anticipato tutti, avendo messo in vendita la sua Wii U già da un po’ di mesi.
Sebbene le specifiche non siano ancora ben chiare e definite, quelle di massima (anche della prossima XBox) che circolano ormai da tempo, e in parte rivelate, dovrebbero rispecchiare ciò che i giocatori si troveranno in mano (e si trovano già per la Wii U).
Il quadro che emerge è sicuramente desolante, e rispecchia il titolo scelto per questo pezzo, perché risulta piuttosto evidente che le aziende produttrici di console abbiano deciso, ormai, di “tirare i remi in barca” per quanto riguarda l’innovazione.
Un tempo l’arrivo di una nuova console era un evento attesissimo, qualcosa che destava enorme meraviglia davanti all’ultimo ritrovato della tecnologia, che sarebbe diventato il nuovo punto di riferimento col quale confrontarsi. WOW non era soltanto un’esclamazione, ma la constatazione che era stato fatto un grande passo in avanti.
E’ stato così per le precedenti generazioni di console, fatta eccezione per Nintendo, che già col precedente Wii aveva abbracciato la nuova “filosofia”, presentando un hardware obsoleto, quello del vecchio Gamecube, tirato un po’ a lucido e imbellettato quel tanto che basta per camuffarlo come “nuovo”.
Operazione che s’è ripetuta puntualmente con la Wii U, dove il core della CPU, ormai vecchio di una dozzina d’anni, è ancora lì a fare il suo lavoro, sebbene a frequenze più elevate, e in compagnia di due fratelli (è un tricore). La GPU è stata rinnovata (in realtà la vecchia è ancora presente, per la retrocompatibilità col Wii), ma rimane un pezzo d’antiquariato e sottopotenziato rispetto a quanto siamo abituati a vedere da un po’ di anni ormai. A chiudere in bellezza c’è la poca RAM, e l’ancor meno banda di memoria a disposizione (poco più della metà rispetto alla vecchia XBox 360).
Ma se la console di Nintendo delude, come peraltro era stato ampiamente previsto (ne avevamo già parlato in un precedente articolo), di Sony e Microsoft non si può parlare tanto meglio. Se il quantitativo di memoria in dotazione sembra azzeccato, tutto il resto non rispetta decisamente le aspettative.
Sì, si parla di chip con 8 core, ma con frequenze basse (per contenere i consumi) e soltanto due istruzioni (out-of-order) eseguibili per ciclo di clock. Questo è ciò che offre attualmente la famiglia a basso consumo di AMD, e che difficilmente cambierà col successore (chiamato Jaguar), sul quale saranno basati i SoC delle due nuove console.
Sul fronte della GPU si parla di una derivazione della Radeon HD 7970M per la PlayStation 4, GPU abbastanza recente, ma tutt’altro che top di gamma per quanto riguarda le prestazioni, anche se dotata di memoria (GDDR5) con elevata banda a disposizione.
Per la console di Microsoft, invece, circolano voci su una Radeon HD 8770, più moderna architetturalmente, ma con meno potenza di calcolo (fa parte della fascia media), e dotata di memoria con meno banda (GDDR3), sebbene a sopperirne la carenza dovrebbe essere presente un po’ di memoria eDRAM, come ci ha abituati con la precedente console.
Da qualunque parte le si guardi, si tratta di specifiche (non ancora definitive, come già detto, ma piuttosto verosimili) di medio livello per un PC attuale, e sarà ancor peggio a fine anno, quando dovrebbero finalmente essere commercializzate le due console. Certamente l’integrazione di CPU e GPU sullo stesso die porterà dei vantaggi prestazionali, come pure le personalizzazioni di cui si parla. Ma di certo non possiamo parlare di hardware rivoluzionario. Tutt’altro.
Non è un caso che alcuni sviluppatori affermino che la nuova console console è in grado di macinare il doppio dei poligoni rispetto alla precedente. Una stima che potrà sicuramente migliorare in futuro, con un lavoro di ottimizzazione, ma che non verrà stravolta e non lascia dubbi sulle capacità di massima ben sotto a quanto si poteva pensare.
Le nuove console rappresentano, dunque, una discontinuità col passato: adesso sono dei PC a tutti gli effetti, sebbene con alcune modifiche, e questo renderà la vita molto più facile per gli sviluppatori. Anche i porting per i PC saranno facilitati, ma tenendo in debito conto delle differenze rispetto all’hardware standard.
La rottura è rappresentata dall’assenza del “fattore WOW”. Non si potrà, insomma, gridare la miracolo tecnologico, come lo si faceva per la CPU (Cell) della Playstation 3 o per la GPU della XBox360 (R500/Xenos)giusto per citare le attuali console, e similmente ai loro illustri predecessori, che offrivano hardware molto potente a buon mercato.
Anche i costi saranno importanti. La Wii U vende poco, ma è anche vero che offre ben poco a livello di hardware. Le console di casa Sony e Microsoft probabilmente si attesteranno sui 4-500$/€, cifra abbastanza elevata se consideriamo l’hardware che offrono non è da urlo, ma a buon mercato. Venderanno, ma per i giochi che porteranno in dotazione.
Il futuro, invece, è molto incerto. Considerato che il ciclo di vita di una console è di 5/6 anni, e che verranno commercializzate a fine anno, è possibile che quelle che vedremo saranno anche le ultime console “tradizionali”. Il mercato è in grande fermento, votato al mobile (smartphone e tablet), e a danno non soltanto delle console, ma anche del PC (se non riuscirà a rinnovarsi). Inoltre, come già detto, le nuove console sono ormai dei PC a tutti gli effetti.
Forse il prossimo modello di business sarà basato soltanto sul software, sfruttando l’hardware già esistente, e Sony, Microsoft e Nintendo sono ben messe da questo punto di vista, perché in questi anni hanno integrato / inglobato gruppi di sviluppo che tirano fuori titoli di largo respiro e di successo.
Per il momento registriamo il tramonto di Cell, croce (soprattutto per gli sviluppatori) e delizia della Playstation 3, che lascia il passo ai famigerati, odiati, e derisi x86 (adesso in versione x64), come avevamo già analizzato più di 3 anni fa in questo pezzo “profetico”…