Pubblico questo interessante commento di Giovanni a questo pezzo perché credo la questione meriti ulteriore chiarimento. Coglierò l’occasione di sviluppare le mie riflessioni sugli argomenti proposti da Giovanni nei commenti.
Ti ringrazio della risposta,sono d’accordo con tutto tranne che su un punto:
“ciò che fino a prima di Wikipedia abbiamo chiamato enciclopedia, è qualcosa che nasceva istituzionalmente intorno al rispetto, anche in fase divulgativa, della filiera del metodo scientifico.[…]La rottura di questa filiera all’ultimo anello, a mio avviso, compromette anche ciò che vi sta a monte.”L’enciclopedia è nata da svariate situazioni storiche e con intenti differenti,mi pare difficile sostenere che sia sempre stato così.
Il problema è sempre lo stesso,dove si trova il luogo di questa filiera?
Attenzione,non stiamo parlando solo di fisica o di chimica,ma di un enciclopedia che sulla strada di quella Francese, ha l’ambizione di trattare(in maniera cmq generale),tutto lo scibile umano,dalla religione alla storia fino alle pseudo-scienze,che seppur non confermate dal metodo scientifico,possono e devono essere inserite in un enciclopedia.
Il mio ragionamento mirava a mostrare come tutto quello che viene trattato non sia richiudibile nel concetto di scienza legata ad un preciso metodo scientifico,a dire il vero non so bene a cosa ci riferiamo con questo termine,un astrofisico lavorerà con metodologie diverse rispetto ad un biologo e non mi pare che il geologo si serva del doppio cieco per lo studio della conformazione di un terreno.
Inoltre se l’enciclopedia tratta di filosofia che facciamo?
Non venitemi a dire che lo storico della filosofia viene considerato come uno scienziato che utilizza un metodo scientifico perché allora porrei il problema di quale filosofo scegliere per tale scopo,poiché di competizioni e vedute diverse in questo campo(come in altri)non mancano.
Forse ci dimentichiamo che qualunque enciclopedia, si pone un minimo di imprecisione di cui il lettore dovrebbe essere consapevole,questo perché si parla sempre in termini generali;per farsi la miglior idea sui presupposti e le finalità su cui si struttura l’enciclopedia francese, la pagina di Wikipedia fornisce citazioni, e anche un certo numero di testi, sul quale si può svolgere una ricerca.
In questo senso non mi pare che nessuna enciclopedia fosse alla fine di un processo scientifico e anche se lo fosse sorgerebbe un problema.
Se,come da te confermatomi,”Il metodo scientifico “illumina” verità transitorie, valide fino alla successiva falsificazione”
che significato avrebbe una rigorosa enciclopedia che poi, a causa dello scorrere del tempo e delle scoperte successive,diventasse completamente obsoleta?
In questo senso non mi pare possa essere posta alla fine di nessuna filiera di studi,per fare un enciclopedia ci vuole tempo e nella tua ottica gli scienziati dovrebbero sacrificare il tempo delle ricerche per fornire un dispositivo in cui i concetti vengano ordinati in maniera un poco chiara e pure debbano essere generali e poco prolissi,nessuna voce di Wikipedia è formata da 150 pagine.
Escluso che valuti l’ enciclopedie sulla logica di quelle teorizzate dai Neopositivisti, che purtroppo sono naufragate in un nulla di fatto.Sottolineerei un altro particolare che mi ha favorevolmente colpito di Wikipedia,e che potrebbe essere usato per superare il problema da te sollevato,cioè quello riguardante la “certezza”(anche se sarebbe meglio parlare di fondatezza)che il pinco pallino non da rispetto allo scienziato:
L’utilizzo delle fonti.
Queste sono un arma potentissima poiché mette in condizione il lettore di raggiungere il testo originale sul quale è stata costruita una certa pagina e costringe lo scrittore a riferire su quali testi ha costruito le sue osservazioni.
Quando ad uno scrittore, scienziato, pincopallino chiediamo le fonti delle sue osservazioni e lui ce le dà cosa possiamo chiedergli di più?
Una laurea in Honoris causa in “cose buone e giuste”?Scusate la conclusione un po’ scherzosa spero non venga presa a male.