Petrolio – l’inizio dell’era moderna

Riprendiamo quest’oggi il tema introdotto la scorsa settimana, tema che ci accompagnerà per alcune puntante nelle quali avremo modo di scoprire sia curiosità storiche che, argomento sicuramente più interessante dal punto di vista tecnico, le applicazione visibili e nascoste, oltre che le problematiche ad esse connesse in relazione alla produzione ed impiego del Petrolio.

PETROLIO – PRIMI PASSI NELLA STORIA MODERNA

Avevamo terminato lo scorso post citando il nome di un personaggio (e della sua azienda) che saranno destinati, negli anni successivi a quelli descritti in precedenza, a segnare la storia dell’epoca del petrolio… ovvero John Davison Rockefeller e la Standard Oil.

Il nome J.D. Rockefeller ha rappresentato nell’immaginario collettivo, fino all’avvento dei grandi miliardari dell’informatica dei tempi moderni, la figura di spicco per potere e ricchezza in tutto il mondo.

Nato nella prima metà del 1800 (esattamente nel 1839) a New York e dedicatosi all’attività imprenditoriale nel nascente settore petrolifero sin da giovane, è riuscito nel volgere di breve tempo a divenire il monopolista “de facto” del settore petrolifero statunitense andando a fondare nel 1871 la Standard Oil, prima vera compagnia petrolifera operante lungo tutta la filiera del petrolio.

La storia dell Standard Oil procede parallelamente alla crescita del mercato petrolifero negli Stati Uniti e nel mondo in generale, e si accresce fino a diventare la più grande compagnia petrolifera al mondo fino a quando, nel 1911, le normative americane ne impongono una suddivisione in più aziende minori per limitarne il potere ormai assoluto nel mercato.

Da tale suddivisione nascono diverse compagnie regionali, alcune delle quali giunte sino a noi con gli stessi nomi adottati in seguito a tale separazione, in particolare le principali compagnie petrolifere frutto di tale processo sono state:

  • Standard Oil of New Jersey (SONJ)
  • Standard Oil of New York (Socony)
  • Standard Oil of California (Socal)
  • Standard Oil of Indiana (Stanolind)
  • Standard’s Atlantic
  • Standard Oil of Kentucky (Kyso)
  • Continental Oil Company (Conoco)
  • Standard Oil of Ohio (Sohio)

Dalla SONJ è nata la ESSO, acronimo di Eastern States – Standard Oil, evolutasi come noto a seguito di varie fusioni in Exxon e successivamente in ExxonMobil, mentre dalla Socony è nata la Mobil, prima della fusione sopracitata con Exxon.

La Socal è stata successivamente rinominata in Chevron, compagnia all’interno della quale è confluita la Kyso oltre che la Texaco (che però non apparteneva all’universo della Standard Oil).

Attraverso tutte le varie trasformazioni e fusioni, l’originaria Standard Oil si trova oggi grossomodo ricostituita in due aziende principali, la ExxonMobil e la Chevron.

IL PETROLIO E LA SECONDA GUERRA MONDIALE

Se la storia del petrolio appare principalmente legata agli Stati Uniti, in realtà la sua importanza vede una consapevolezza sempre crescente anche in Europa, in particolare durante il secondo conflitto mondiale nel quale vengono evidenziati i grandi vantaggi che l’accesso a tale risorsa consente.

Sebbene analizzare gli sviluppi di un conflitto risulti un compito di carattere storico, alcuni appunti di carattere tecnico meritano di venire sviluppati per quanto riguarda le fonti energetiche a disposizione dalle parti in conflitto, da una parte gli Alleati e dall’altra le potenze dell’Asse, ovvero petrolio contro carbone.

La disponibilità di petrolio ha permesso lo sviluppo di motori  per la marina estremamente prestazionali e leggeri, se confrontati con la controparte a carbone, rendendo possibile la realizzazione di navi veloci e dalla lunga autonomia oltre che capaci di rifornirsi con maggiore facilità, inoltre la necessità di disporre di combustibili liquidi e gassosi principalmente per l’aeronautica ed i trasporti terrestri ha reso necessario sul fronte dell’Asse lo sviluppo di processi per la produzione di combustibili di sintesi (e da tali ricerche nacque nel 1940 l’Istituto Motori del C.N.R.), processi che in condizioni di massimo sforzo bellico richiedevano un impiego di risorse espressamente dedicate ad essi, mentre sul fronte Alleato tutto ciò risultava superfluo essendo disponibile in abbondanza il petrolio.

Se sul piano militare e strategico molto  stato scritto, penso sia lecito aggiungere che la vittoria alleata è stata anche la vittoria del petrolio sul carbone, ed il suo predominio come fonte energetica si è esteso anche nel dopoguerra andando a rivestire un’importanza non più circoscritta al solo campo dell’energia, come avremo modo di approfondire nella prossima puntata.

A lunedì prossimo, sempre su AppuntiDigitali, sempre con la rubrica Energia e Futuro.

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