Il post odierno non vuole essere un post tecnico come usuale in questa rubrica quanto piuttosto un post riflessivo sul tema dell’energia a più ampio spettro, la cui genesi è in parte legata alle considerazioni e discussioni spesso presenti nei commenti.
ENERGIA TRA BISOGNO E FANTASIE
In questi quasi tre anni di rubrica abbiamo discusso ampiamente sia delle fonti (ovviamente, almeno per quanto riguarda le tecnologie principali, ancora non tutte) che della gestione della stessa, ed abbiamo anche esaminato gli scenari attuali di consumo riguardanti la situazione Italiana (ma che rispecchia tutto sommato quella degli altri principali paesi Europei) ed abbiamo discusso, quantomeno a livello introduttivo, di risparmio energetico nei vari settori, e tutto ciò nel suo complesso dovrebbe essere più che sufficiente per comprendere le problematiche e le caratteristiche che sottendono tale argomento.
Dai post relativi e dalle considerazioni sviluppate nelle successive discussioni è apparso evidente come di energia si abbia un grande bisogno e, sebbene se ne possa fare economia riducendone gli sprechi comunque presenti, resti sempre qualcosa di fondamentale nella nostra società.
Spingendoci oltre nelle considerazioni, penso non sia troppo azzardato individuare nell’energia lo strumento, o forse più opportunamente, “il combustibile” dello sviluppo della società di cui siamo stati in parte spettatori.
Tale considerazione apparentemente ardita appare più concreta se ci si sofferma a considerare cosa avviene quando questa energia non è più disponibile all’improvviso, come ad esempio durante un lungo blackout, e risultano evidenti a tutti i limiti che ci troviamo costretti a subire riguardo le nostre consuete attività durante questi periodi.
Se da momenti come quello indicato si comprende quanto l’energia sia importante, deve essere altrettanto immediato fare un parallelo con contesti sociali differenti (sia collocati in zone meno sviluppate che collocati nel nostro passato più o meno lontano) e permetterci di analizzare le differenze in termini di attività caratterizzanti la società tra la nostra e quella esaminata.
PRODUZIONE DELL’ENERGIA TRA TECNOLOGIE VETERANE – NUOVE RECLUTE E FANTASIE
Parlando di tecnologie per la produzione di energia è inevitabile dovere tenere in considerazione quelle che attualmente e storicamente hanno permesso e continuano stabilmente a permetterci di disporre di energia con una certa facilità, ma è altrettanto inevitabile introdurre nella discussione anche tutte quelle tecnologie che si prestano (quantomeno negli annunci) a sostituire o ad affiancare (termine forse più corretto) quelle tradizionali, oltre che ad introdurre e discutere quelle che, a dispetto di annunci mirabolanti che ne caratterizzano le proposte, hanno ancora tutto da dimostrare prima di venire concretamente tenute in considerazione.
Se nella prima categoria ricadono principalmente gli impianti termoelettrici basati sui combustibili fossili, gli impianti idroelettrici e le tecnologie di fissione nucleare, nella seconda categoria si possono includere principalmente le tecnologie basate sulle pile o celle a combustibile (delle quali abbiamo fatto un cenno riguardo la tecnologia BloomEnergy), mentre nella terza categoria ricadono le infinite proposte più o meno fantasiose che devono ancora fornire dati certi e dimostrati (oltre che concretamente ripetibili) sulla loro validità.
Alla suddivisione per categorie si deve aggiungere anche lo studio di combustibili alternativi per gli impianti della prima categoria, così come adatti anche ad alcune soluzioni della seconda categoria (si pensi alle celle a combustibile ed all’uso di biogas in esse).
Se di soluzioni tradizionali ne abbiamo parlato ampiamente tra le pagine di AppuntiDigitali, anche delle soluzioni alternative è stato fatto più di un cenno, come ad esempio riguardo l’Energia Solare (Fotovoltaica, Termica e Termodinamica), l’Energia Eolica (ad asse orizzontale e verticale oltre che a soluzioni come il KiteGen), , ma restano ancora diversi argomenti da discutere (Energia Nucleare e Pile a Combustibile in particolare) i quali riempiranno le prossime pagine della consueta rubrica Energia e Futuro.