Chromebook, il computer portatile da poco in pre-order motorizzato Chrome OS, prometteva di far valere tutti i vantaggi e le sinergie del caro vecchio thin client. Fra questi, ovviamente, il prezzo, derivante da una dotazione hardware ridotta al minimo indispensabile per eseguire un OS web based:
- Intel dual-core ATOM N570
- 2 Gb DDR3
- Scheda grafica Integrata
- Monitor 12,1″
- 16 Gb SSD
Davanti a simili caratteristiche HW un prezzo di € 399 per la versione WiFi (la cui utilità mi riesce difficile intuire) e € 449 per quella 3G mi lasciano piuttosto sbalordito. Dopo tutto questo casino attorno alla Windows tax, dopo tutti i tradeoff in termini di hardware ma anche di funzionalità – particolarmente offline – imposti dal prodotto, non era lecito aspettarsi qualcosa di simile alla metà di questi prezzi?
Mi auguro che Google e i suoi partner correggano decisamente il tiro sul Chromebook, a queste condizioni Microsoft può riposare su 7 guanciali, con buona pace di chi già cantava il deprofundis a Windows (si vedano i link postati in questo articolo).