Sono rimasto abbastanza colpito dal regolamento dell’annuale concorso di fotografia indetto dal National Geographic, che si svolgerà dal 2 maggio al 31 luglio 2008. Ho letto che l’anno scorso ci sono state delle polemiche molto forti sul presunto abuso di Photoshop da parte di uno dei vincitori. Ma esattamente che senso hanno le limitazioni imposte dai regolamenti dei concorsi di fotografia moderni?
Innanzitutto le fotografie devono essere stampate e inviate per posta tradizionale, in formato 20×25, ma questo mi sta bene, è una scelta di campo e serve ad avere omogeneità nei prodotti. Subito dopo c’è un passaggio sibillino:
Non sono ammessi fotomontaggi, doppie esposizioni, solarizzazioni, filtri digitali o ritocchi digitali, salvo lievi correzioni di colore, contrasto o esposizione.
L’anno scorso gli utenti si accorsero del presunto fotomontaggio confrontando altri lavori del vincitore, visibili sul web. Ma quello non è l’unico uso possibile del fotomontaggio, e non è detto che il partecipante abbia i suoi lavori disponibili al confronto pubblico. Quando una correzione va oltre il livello “lieve”, visto che non è specificato? E come è possibile valutare se ad una foto è stato applicato un lieve filtro professionale di Photoshop? Non è detto che sia possibile farlo su un file, figuriamoci su una stampa!
Se possiamo essere tutti d’accordo che senza questa clausola si aprirebbero le porte a qualsiasi cosa (anche a dei render – che comunque ultimamente sono sempre meno distinguibili da fotografie), credo che siamo tutti abbastanza concordi che scritta così la regola permette di bocciare qualsiasi cosa a discrezione.
Le fotografie non devono essere state premiate in altri concorsi National Geographic e devono essere tate scattate da non più di due anni.
Questa clausola addirittura mi sembra palesemente errata. Forse qualche utente può ignorare come si cambia la data dello scatto nei metadati EXIF, ma di certo il problema si risolve da solo nel momento in cui la foto viene trasferita su carta. Questo limite temporale è assolutamente insensato per l’analogico, mentre lo sarebbe (in parte) per il digitale se non si richiedesse di stampare le foto. E il problema non viene certo mitigato con la richiesta di mettere a disposizione gli originali.
Insomma, questo concorso è sicuramente interessante, ma le regole non mi sembrano molto al passo con i tempi e le tecnologie. E regolamento fallibile porta inevitabilmente a polemiche.