È notizia di qualche giorno fa che l’ultima versione della suite Office di Microsoft, che in teoria usa per default OOXML (riconoscibile per le estensioni .docx, .xlsx etc), genera file non conformi allo standard approvato (ISO/IEC 29500), quello per il quale la stessa MS ha lottato duramente e vinto a colpi di lobbying in sede di approvazione.
Il test di compatibilità, effettuato alcuni giorni fa da un esperto, riporta infatti un log di 17Mega, contenente più di 120.000 errori. Passato il momento dello sconcerto e quello dell’incontrollabile ilarità, vorrei proporvi alcuni spunti di riflessione:
– Com’è possibile che un formato di cui ad oggi non esistono incarnazioni funzionali e pienamente compatibili, sia stato ammesso più di un anno fa alla – poi fallita – procedura di approvazione ISO fast track?
– Quanta fretta ha ora Microsoft di rilasciare una patch che corregga il problema, dando vita al primo programma al mondo in grado di produrre documenti conformi allo standard da lei stessa promosso? E quando la patch uscirà, in quanti la installeranno tempestivamente? Non sarà che nel 2015 avremo ancora aziende che mettono in giro file non conformi?
– In che modo sarà possibile in futuro distinguere fra i file Office conformi – sempre che MS ripari l’errore – e quelli non conformi? Non succederà mica che per evitare problemi, converrà comunque acquistare MS Office invece di programmi di terze parti, in barba alla tanto sbandierata interoperabilità?
– Ma soprattutto, non sarà che l’ISO si è definitivamente giocata la faccia per correre dietro a Microsoft?