Il 22 Novembre del 2010 si chiude ufficialmente la storia di una delle aziende che hanno profondamente segnato l’evoluzione dell’informatica ed in particolare quella delle Reti.
Stiamo ovviamente parlando di Novell, i cui brand sono stati acquisiti da Attachmate Corporation, mentre il consorzio CPTN Hondings LLC (guidato da Microsoft) ha acquisito la proprietà intellettuale di 882 brevetti.
Con questo serie di post (3 in totale) cerchiamo di ripercorrere le tappe fondamentali della sua storia, fatta di successi ma anche di clamorosi errori.
Gli esordi: dalla “prima” Novell al rilancio
Tutto inizia nel 1979 a Provo (nello stato dello Utah), anno in cui George Canova e Jack Davis danno vita alla Novell Data Systems Inc, il cui nome deriva da un’errata interpretazione della moglie di Canova che gli attribuisce il significato di “nuovo” in francese.
Canova e Davis iniziano la loro attività con l’idea di creare un’azienda OEM che realizzi minicomputer, terminali e stampanti, pensati per il mercato personal. Quindi la “prima” Novell è tutt’altro che proiettata al settore delle reti e nel 1981 inizia anche la produzione di personal computer.
Il Novell Campus di Provo
La società raggiunge oltre 120 dipendenti, riscuotendo un buon successo sul mercato, ma le vendite non sono sufficienti a garantirne la sostenibilità economica e il caos prende il sopraffento, tant’è che tra la fine del 1981 e l’inizio del 1982 sia Davis che Canova decidono di farsi da parte.
Novell piomba così nel periodo definito “The Time of Six President”, in cui si avvicendano un numero imprecisato di amministratori alla sua guida, ma, cosa ancora peggiore, la situazione sembra ormai irreversibile e il numero di dipendenti arriva ad appena 15 unità.
Nel 1983 gli azionisti tentano l’ultima carta: nominano Raymond Noorda amministratore delegato.
Raymond (Ray) Noorda
Per capire l’importanza di questa scelta basti pensare che Noorda verrà battezzato come il “Papà del Networking”, e la sua impronta in Novell resterà indelebile, come affermato da Ron Hovsepian, ultimo Presidente e CEO di Novell:
The technology industry is famous for the rapid rise and fall of trends and personalities, but there are a few clear moments in the
history of technology that everybody recognizes were truly game changing. Ray Noorda’s embrace and promotion of networking was one such moment. His focus and tenacity in making Novell a leader in the networking business served as a model for many of the technology companies that followed. People can today effortlessly share files, exchange emails and print across networks – the core things most people do on their computers day in and day out – thanks in no small part to Ray. Novell is proud of his legacy and honored to continue his commitment as a positive force for innovation.”
Una volta arrivato in Novell, Noorda si mette subito al lavoro e, durante la ricerca di una strategia di rilancio e di nuovi prodotti su cui puntare, viene a conoscenza di un progetto nato ad ottobre del 1981, presso la Brigham Young University di Provo, pensato per la condivisione di spazio su disco attraverso una rete di calcolatori. Il progetto è portato avanti da Drew Major, Dale Neibauer, Kyle Powell e, successivamente, Mark Hurst, che formano il cosiddetto SuperSet Software.
Il nuovo CEO assume l’intero gruppo assegnandogli il compito di creare un sistema di disk sharing per CP/M da integrare con i prodotti hardware prodotti da Novell per le reti. Il team, però, conscio che il sistema di Kildall è ormai destinato al tramonto, comincia a lavorare ad una soluzione per il nuovo PC(MS) DOS dei PC IBM. Major e soci sviluppano così il Network Operating System (NOS), embrione di NetWare, ed un piccolo gioco testuale, chiamato Snipes, per dimostrarne capacità e potenzialità. Snipes diventa la prima applicazione di rete mai realizzata per un personal computer commerciale e si può ritenere, a tutti gli effetti, il precursore degli odierni giochi di rete multi-player.
Snipes
Grazie all’intuito di Noorda, nasce la “seconda” Novell che, sempre sotto la sua guida, si riorganizza intorno all’idea di LAN-Company, semplificando anche la sua denominazione in Novell Inc.
Il mercato di riferimento è ormai dominato dai PC IBM e dai Macintosh, i dischi rigidi sono all’esordio e gli standard differiscono molto gli uni dagli altri, mentre, timidamente, si fanno notare le prime GUI.
In questo scenario esistono circa una 20ina di aziende che si occupano di soluzioni LAN per il mondo dei PC, e Novell decide di collaborare con esse per far progredire l’intero settore: è questa la chiave di volta, la strategia di Noorda che egli stesso ama definire “Cooperation” (“Corporate Jujitsu” secondo Craig Burton, supervisore nel periodo dei The Time of Six President).
Questo approccio paga al di la di ogni rosea aspettativa e Novell, agli inizi degli anni ’90, è leader mondiale nel settore LAN con il suo NetWare che conquista circa il 90% del mercato.
Lo sviluppo di NetWare si basa su un concetto semplice ma fondamentale: uno o più server dedicati sono connessi alla rete e lo spazio su disco è condiviso sotto forma di volume. I client DOS eseguono un apposito tool residente in memoria (Terminate and Stay Resident – TSR) che permette di mappare il volume condiviso come un hard disk locale. Ovviamente il client deve autenticarsi per poter accedere al volume condiviso e l’accesso è funzionale alle autorizzazioni dell’utente. Oltre allo spazio su disco, è possibile condividere le stampanti collegate ad un server dedicato, utilizzandole come se fossero locali al client.
La forza della soluzione Novell risiede nell’estrema affidabilità, tant’è che server NetWare hanno funzionato per anni senza la necessità di alcuna manutenzione.
A tribute to Ray Noorda
Nel prossimo post racconteremo del tentativo di espansione di Novell nel settore degli OS Desktop e in quello delle Suite Office.