Forse ci siamo… forse siamo davvero vicini alla soluzione del “mistero del cavo interrotto”, che ha interessato la zona del Medio Oriente ed India per più di tre mesi.
Dopo i numerosi danni segnalati, dopo le presunte ipotesi di sabotaggio e dopo il finale ripristino del traffico Internet; nei giorni scorsi, l’Economics Times ha riportato la notizia che una nave di una compagnia irachena è attualmente sotto sequestro e un mercantile coreano è stato rilasciato da poco e due marinai sono stati rinchiusi in prigione.
Dalle informazioni trapelate, sembra che siano due le navi che hanno, molto probabilmente, causato il danneggiamento dei cavi sottomarini e la conseguente paralisi Internet in Medio Oriente per più di due settimane.
Le due navi: la MV Hounslow e la MT Ann erano state messe sotto sequestro già il 19 febbraio proprio perché sospettate di essere la principale causa del blocco delle comunicazioni.
Nei giorni scorsi, le autorità di Dubai hanno rilasciato la nave coreana in seguito al pagamento di un sostanzioso risarcimento a Flag Telecom, proprietaria dei cavi. Durante un interrogatorio di polizia, un ufficiale imbarcato ha ammesso che la nave aveva attraversato l’area interessata e ha subito accettato di pagare circa 60.000 dollari per i danni causati. La seconda invece, che appartiene ad una compagnia irachena, è ancora sotto la custodia della polizia di Dubai e della guardia costiera.
Il sequestro e l’arresto dei due marinai, è avvenuto dopo che Reliance Globalcom (Flag Telecom), in seguito all’analisi di numerose immagini satellitari della zona costiera egiziana ed al largo di Dubai nel periodo interessato, aveva segnalato le due navi alla guardia costiera.
Sarà davvero la fine di questa telenovela?