C’è un curioso brevetto internazionale che è arrivato ai miei occhi: all’università della California due ricercatori, Kambiz Salari e Jason Ortega, sostengono che l’applicazione di un ventilatore sul retro di una motrice è in grado di far risparmiare carburante durante un viaggio di trasporto. E ne sono talmente certi da chiedere un brevetto internazionale.
Concettualmente molto semplice, il brevetto consiste in un sistema per ridurre il carico aerodinamico di un veicolo con alto fattore di penetrazione Cx. Il sistema comprende una centralina elettronica per il controllo della ventola, una alimentazione e una ventola della forma e dimensione del retro del veicolo.
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare la ventola non assolve a una funzione di spinta del veicolo, bensì contribuisce a ridurre i vortici d’aria che si creano al passaggio della motrice, e che letteralmente “risucchiano” all’indietro l’intero camion, provocando una resistenza all’avanzata e quindi un consumo maggiore di carburante.
Come esposto in testa all’articolo i due ricercatori e il loro team sono abbastanza certi che questa soluzione sia in grado di produrre risultati significativi, anche se in realtà il brevetto non riporta alcun dato in questo senso. Io sono cosciente che il fattore aerodinamico gioca un ruolo fondamentale nel consumo di carburante, ma sono abbastanza scettico che una soluzione di questo tipo possa produrre risultati degni di nota, soprattutto quando alla motrice è poi attaccato un rimorchio che sposta il problema dei vortici di molti metri più indietro. Ovviamente io tifo per il trasporto su rotaia, ma m’interessa sapere cosa ne pensate voi di questo “ventilatore”…