Nonostante la notizia non sia “nuovissima”, continua a far parlare di sé sulla stampa internazionale: è il progetto denominato AMFORA, presentato il mese scorso all’Enlightened Underground International Congress ad Amsterdam come soluzione radicale alla carenza di terreni edificabili in città e al prezzo insostenibile dei parcheggi nella capitale olandese.
Ma di che cosa si tratta esattamente?
Nulla a che vedere con le classiche dighe che sempre associamo all’Olanda: in questo caso, il progetto di sviluppo urbano apparso anche su World Architecture News e sviluppato dallo studio di architettura Zwarts & Jansma, punta ad una espansione non superficiale ma sotterranea. Uno dei due architetti, Moshe Zwarts, dichiara che in ogni centro urbano c’è sempre un po’ di spazio disponibile e che il suo progetto prevede la costruzione di una città sotto la città mediante l’utilizzo di nuove tecniche che non interferiranno assolutamente con il traffico stradale e con la vita quotidiana degli abitanti.
Una città sottomarina quindi, ma cosa verrà inserito in questo nuovo spazi sotterranei? Sempre secondo i progettisti: Parcheggi, shopping center, cinema e aree ricreative, il tutto su più livelli.
Zwarts dichiara che a livello geologico, Amsterdam si dimostra perfettamente adatta a questo progetto: “Amsterdam appoggia su uno strato d’argilla di 30 metri che potrà essere utilizzato, mescolato a cemento armato e sabbia, per la costruzione delle nuove mura cittadine sotterranee”. I famosi canali verranno sistematicamente prosciugati e, ovviamente, a lavora finito verrà ripristinato il loro letto e verranno riempiti nuovamente d’acqua. In superficie, perciò, la città non subirà nessuna modifica.
Una tecnica “semplice” sempre secondo gli architetti padri del progetto, che non crea problemi di rumore o di deviazioni/interruzioni del traffico cittadino, inoltre, il progetto è totalmente fattibile e sostenibile. L’idea di una città sotto la città non è futuristica ma una necessità dettata dal nostro tempo.
Un progetto ambizioso da 7.4 miliardi di euro. Nonostante le numerose critiche pervenute, sembra che l’idea sia molto piaciuta al comune di Amsterdam e, se approvata in via definitiva, potrà iniziare a “prendere vita” già dai primi mesi 2018.
Ma avrà davvero senso scavare sotto una città come Amsterdam (o come la nostra Venezia) per costruire centri commerciali e parcheggi?