Da diverso tempo ormai non è facile stabilire se le aziende di tecnologia annuncino con larghissimo anticipo prodotti che sono ancora di là da venire, o se addirittura non arrivino a ritardare di proposito l’uscita di alcuni prodotti per creare la giusta tensione, il desiderio quasi morboso in quella schiera sempre più nutrita di cosiddetti early adopters.
Tranquilli, nessuna predica, nessun saggio invito alla ponderatezza; come potrei, dopo aver ceduto alla tentazione di acquistare un Eeepc poco più di una decina di giorni dalla sua uscita. Ma non tragga in inganno questo dato, non definirei il mio un acquisto d’impulso, visto che sapevo praticamente tutto di quella macchina già tre mesi prima che uscisse.
Qualcosa di simile potrebbe accadere ai fan della HP, che secondo recenti rumors, appunto, starebbe per lanciare sul mercato un modello di ultra-portatile, il 2133.
Sappiamo già tutti quello che succederà, nelle prossime ore e nei prossimi giorni: ogni volta in cui l’attenzione sembrerà diminuire, saranno svelati nuovi dettagli che esalteranno gli estimatori, fino al momento della effettiva uscita del prodotto sul mercato.
L’atteggiamento opposto, da parte del consumatore, consiste nell’attendere sempre il modello successivo, rinviando di volta in volta l’acquisto, perché si sa, non appena un prodotto diviene disponibile, subito ne viene annunciato un altro, con qualche caratteristica che lo rende unico, più performante.
Esiste un comportamento equilibrato nel processo di acquisto di prodotti tecnologici, o è connaturato a questo particolare settore, la febbre da novità?
La tecnologia dà dipendenza all’acquisto?
[photo credit: ugaldew]