Animoto è una giovane start up di ventenni nata dal caso e dall’idea di uno dei fondatori, Stevie Clifton, che lavorando spesso con i video aveva creato dei piccoli software per automatizzare molti processi ripetitivi.
Alcuni amici hanno colto subito il potenziale dell’idea e insieme hanno deciso di creare una web app che rendesse facile per tutti la creazione di video per presentare le proprie foto con la musica preferita.
Animoto è quindi un potente software che, una volta caricate immagini e colonna sonora, “capisce” dal tipo di musica e dal tipo di foto che genere di presentazione potrebbe farci piacere e la genera automaticamente. È un processo in sole tre fasi: selezione foto, selezione musica, inserimento titolo e credits. Al resto pensa Animoto.
L’infrastruttura tecnica, che come è facilmente immaginabile richiede molte risorse sia in termini di capacita elaborativa che in termini di storage, è stata basata usando gli Amazon Web Services , servizi di cloud computing che consentono scalabilità e costi (relativamente) contenuti.
Il modello di business è essenzialmente un “freemium”, cioè free per video di 30 secondi e a pagamento per video più lunghi che costano 3 dollari l’uno o 30 dollari per l’abbonamento flat annuale.
Trovo molto interessante questa proposta sia per il servizio in sé, che effettivamente produce in pochi clic video altrimenti molto più lunghi e complessi da fare (soprattutto per i meno smaliziati). Inoltre trovo che Animoto sia un ottimo segnale per il mondo delle web apps in generale, finora viste sempre come utili applicazioni per scrivere documenti word e fare qualche presentazione, mentre ora si rivelano capaci anche di “occuparsi” di produzioni ben più complesse ed articolate, come quella video.