La National Academy of Engineering ha istituito qualche tempo fa un gruppo di lavoro, composto da 19 elementi tra scienziati, imprenditori e pensatori vari, con lo scopo di capire quali sono le sfide ingegneristiche più importanti dei prossimi 50 anni.
Qualcuno ha stimato che oggi la tecnologia progredisce 30 volte più velocemente rispetto a soltanto 50 anni fa, quindi è necessario utilizzare questo enorme potenziale costruttivamente, concentrando gli sforzi sulle priorità che ci permetteranno di salvare il pianeta, migliorare le condizioni di vita ed evolvere la nostra civiltà.
Fanno parte della squadra anche uno dei padri di Google, Larry Page, il pioniere dell’ingegneria genetica Craig Venter, e Ray Kurzweil , inventore del riconoscimento ottico dei testi (OCR) e di un software capace di riconoscere l’autore di un brano musicale ascoltandolo e di comporre musica
Alla fine è stato annunciato l’elenco delle priorità ingegneristiche:
- Rendere l’energia solare economica
- Produrre energia dalla fusione nucleare
- Eliminare l’anidride carbonica dall’atmosfera
- Controllare il ciclo dell’azoto
- Aumentare la disponibilità di acqua potabile
- Reingegnerizzare il cervello
- Prevenire il terrorismo nucleare
- Rendere sicuro il cyberspazio
- Migliorare la realtà virtuale
- Migliorare le infrastrutture urbane
- Diffondere l’informatica per la salute
- Creare nuove e migliori medicine
- Diffondere tecniche di insegnamento personalizzato
- Creare nuovi strumenti per lo studio e la ricerca a disposizione della scienza.
Tutti questi punti insieme formano un disegno che vuole un futuro in cui l’uomo possa vivere molto più a lungo, con capacità intellettive accresciute artificialmente, in una società che permetta non solo di potersi confrontare e comunicare con chiunque nel mondo ma con un’esperienza più realistica possibile e, ovviamente, su un pianeta che ha superato le “malattie” ambientali e climatiche di cui siamo la causa.
Che quest’elenco sia una proposta seria o meno, a me dà l’idea che sia frutto di menti ispirate da letteratura fantascientifica che ha imperversato per tutto l’occidente dal dopoguerra fino agli anni ’70 (con strascichi cyberpunk arrivati ai giorni nostri).
Voi cosa ne pensate: sono giuste strade da percorrere? Vale la pena di parlarne, in fondo questo mondo è anche nostro.