Yahoo la scorsa settimana ha ufficialmente rifiutato l’offerta della Microsoft (44,6 miliardi di dollari) per l’acquisto della compagnia in crisi finanziaria. Mentre Microsoft riorganizza l’offensiva e Yahoo cerca nuove alleanze con AOL e News Corporation, si contano i danni di quanto succeso fin’ora.
Nei precedenti post su questa vicenda si era accennato alle ingenti perdite economiche patite da Microsoft dall’inizio della trattativa e fino a dopo il rifiuto. The Inquirer ha pubblicato un articolo che quantifica quanto del capitale personale di Bill Gates se n’è andato in fumo durante le trattative: 3 miliardi di dollari.
Il presidente della Microsoft è però in buona compagnia nella sventura.
Oltre a Steve Ballmer, anche lui importante azionista Microsoft, a causa delle incertezze che si sono riversate sull’intero settore, si leccano le ferite anche i vertici di Google, Sergey Brin, Larry Page e Eric Schmidt, e pure Micheal Dell, fondatore dell’omonima compagnia.
A soffrire sono anche gli azionisti di Yahoo, che hanno deciso di intentare una causa contro l’azienda, colpevole di aver rifiutato i soldi di Redmond. La risposta dei vertici è sempre la stessa, ovvero che l’azienda vale molto di più della stima fatta da Microsoft.
Ma quanto vale realmente Yahoo? Secondo la “netiquette” del mercato azionario americano molto di più. Infatti quando si parla di acquisizioni di società per azioni, negli USA, mediamente, un’offerta considerata equa si ottiene calcolando la media del valore azionario della società nelle ultime 52 settimane, e poi ci si aggiunge sopra qualcosa per ingolosire chi si vuole convincere a vendere.
Visti i problemi di bilancio, le azioni di Yahoo in questo periodo sono scese e Microsoft si è limitata a fare un’offerta che considerava il capitale azionario al momento dell’apertura della trattativa e non degli ultimi mesi.
Per i vertici Yahoo evidentemente non era accettabile, ma tra alcuni azionisti serpeggia la paura che la situazione possa degenerare e vorrebbero abbandonare la barca salvando il salvabile.