La guerra Microsoft-Yahoo, ben lungi dal volgere al termine, rischia di distrarre l’attenzione del pubblico dalle molte novità che quotidianamente interessano il mondo dell’IT, anche in relazione ai due player del settore. Yahoo ha da poco presentato NewsGlobe una interfaccia flash in grado di georeferenziare le news nel mondo. È fruibile in due modalità:
– la prima, Autoplay, gestisce da solo il posizionamento sulla Terra e la visualizzazione dei baloon informativi. E’ ottimale per chi è abituato a fruire le news in modalità “stream”, per chi legge i feed uno di seguito all’altro ed è attratto dai ticker che scorrono sotto ai telegiornali. Noi dobbiamo solo stare a guardare e cliccare quando interessati.
– la seconda, Interactive, ha bisogno di un minimo di manualità per prendere completamente possesso dei comandi e riuscire a ruotare il globo a nostro piacere. Non è facile come Google Earth, ma ha anche molte meno funzionalità sul quale concentrarsi. In questa modalità i “grattacieli” rossi rappresentano i luoghi relativi alla news e tanto più sono alti tanto maggiore è il numero di fonti relative a quella notizia.
Niente di nuovissimo per carità, ma un esempio funzionale di mashup informativo: le news più o meno le leggiamo tutti, ma quanti poi si prendono l’onere di andare a verificare dove si trovi il luogo descritto? Timbuktu è sul versante atlantico o indiano dell’Africa?
Comunque anche senza essere niente di nuovo, NewsGlobe rappresenta un ulteriore tassello in un nuovo fronte di guerra che sembra si stia aprendo: quello delle notizie. Finita da un bel po’ l’epoca dei portaloni tuttofare e data per assodata la crescita delle fonti informative (anche grazie ai blog e al loro lavoro), il recupero e la razionalizzazione delle notizie è un passo fondamentale per attrarre utenti: lo sa bene Google, che da tempo cura Google News, lo sa bene Ask, che da poco ha lanciato l’innovativo AskBigNews, e ora a quanto pare lo sa anche Yahoo: gli utenti hanno fame di news da fruire in modo veloce e ragionato. Questa guerra si combatte anche e soprattutto in termini di infrastruttura: la velocità di recupero delle informazioni dalle fonti, la velocità di rielaborazione ed aggregazione sono direttamente collegati all’efficacia degli algoritmi, ma anche alla quantità di banda e potenza di calcolo disponibile. Quanto i primi saranno in grado di colmare i secondi, giacché in questo senso la partita sembrerebbe smaccatamente a favore della grande G?