In un comunicato stampa, Telecom ha annunciato una profonda riorganizzazione interna , con lo scopo di separare completamente la gestione della rete dal ramo commerciale dell’azienda.
Open Access è il nome scelto per la futura divisione che si occuperà della manutenzione e dello sviluppo delle infrastrutture Telecom, di garantire adeguata assistenza tecnica oltre che agli utenti finali, anche ai fornitori di telefonia e connettività che usano la rete Telecom (reseller) e di rendere più semplici e veloci tutte quelle pratiche tecnico-burocratiche necessarie quando ad esempio si passa da un gestore all’altro.
Questa ristrutturazione, secondo le intenzioni di Bernabè, oltre a rendere economicamente più efficiente la gestione dell’infrastruttura, vuole cambiare il ruolo di Telecom Italia all’interno del mercato delle telecomunicazioni. Non più crudele monopolista che ostacola la concorrenza che lavora sui suoi doppini, ma gestore nazionale della rete, partner fedele per tutti i competitor del mercato.
Ovviamente Telecom continuerà ad essere presente anche con offerte dirette al pubblico, con un vantaggio strategico sulla concorrenza sempre evidente e se ci saranno reali vantaggi per tutto il settore e per gli utenti lo sapremo soltanto tra circa 8 mesi, quando la riorganizzazione sarà completata.
L’autorità delle TLC e l’AGCOM ripongono molte speranze nel cambiamento e non nascondono un certo entusiasmo.
Dal giorno in cui venne liberalizzato il mercato della telefonia ad oggi, lo scenario è molto cambiato: alcuni dei concorrenti negli anni si sono trasformati e ora non sono più semplici rivenditori, ma investono, soprattutto nelle grandi realtà urbane, nella realizzazione di nuove linee e dorsali che possano renderle più indipendenti.
Oggi Telecom vuole diventare competitiva anche su questo fronte, in modo da scoraggiare investimenti e fughe verso nuovi cavi, cercando così di mantenere in futuro la maggior parte del traffico nella propria infrastruttura.