La storia del bollino “Vista Capable” – apposto sui computer in vendita poco prima del rilascio di Vista – rappresenta l’ennesimo inciampo nella finora non proprio tranquilla epopea del nuovo nato di Redmond, ed è da qualche giorno oggetto di una possibile class action negli USA.
Nelle intenzioni di Microsoft, il bollino avrebbe dovuto evitare che le vendite di Windows XP declinassero nell’imminenza del rilascio di Vista, garantendo la conformità dei PC allora negli scaffali, col prossimo venturo OS. Il punto è – ed è questo l’oggetto del contendere – che quel bollino è andato a finire su computer non lontanamente in grado di sostenere i requisiti di Vista, lasciando molti utenti in balia di PC semi-paralizzati o comunque non in grado di sfruttare alcuna delle novità promesse dal nuovo OS.
Questo ha portato un gruppo di acquirenti americani a richiedere l’approvazione di una class action contro Microsoft, a supporto della quale sarebbero state anche intercettate delle e-mail interne all’azienda, in cui si riferivano le medesime perplessità che gli utenti oggi presentano al giudice – tra queste una risalente nientepopòdimenoche a Jim Allchin, allora Co-presidente di MS.
Entro una decina di giorni il giudice si pronuncerà sull’ammissibilità della class action. Certo è che di computer da 399€ venduti con Vista ne vediamo ancor oggi a bizzeffe nei centri commerciali, e non credo di essere l’unico ad aver raccolto recentemente le imprecazioni di amici e parenti che pensavano di aver fatto un affare.