Dopo l’introduzione del browser ballot screen, la morale della favola potrebbe essere già: quel che il bundling dà, l’unbundling toglie. I dati relativi a marzo 2010 vedono infatti IE perdere complessivamente circa un punto percentuale, Chrome guadagnarne più di mezzo, Firefox e Safari rispettivamente a +0,29% e +0,20%. Il fanalino di coda è Opera, con un misero +0,02% (fonte: ArsTechnica).
Qualche breve considerazione: a guadagnare maggiormente è il browser che attualmente è più promosso sulla rete, con frequenti campagne pubblicitarie di supporto ed altri sforzi promozionali che Google sta compiendo per conquistare quote di mercato.
Positivo il risultato di Firefox – su cui tuttavia pesa la crescita ormai importante di Chrome – e direi quasi sorprendente la crescita di Safari, che come prodotto per Windows mi pare non aggiunga né tolga nulla allo scenario competitivo.
Veniamo alle dolenti note: IE, proiettato dall’oggi al domani all’interno di un’arena altamente competitiva – da cui il bundling lo ha salvato negli ultimi 15 anni – continua a perdere quota di mercato, un trend d’altronde iniziato prima dell’introduzione del browser ballot screen e che certo non ha nel ballot screen il primo o l’unico motivo.
La disaffezione per Internet Explorer data molto prima del 2010 e tutti i browser concorrenti di IE, hanno perlopiù guadagnato quote di mercato alle spese del prodotto di Microsoft, particolarmente nei cinque lunghi anni in cui il browser di riferimento per il colosso di Redmond è rimasto IE6.
Dalle statistiche riportate non è dunque possibile comprendere con esattezza quale parte dell’erosione della quota di mercato di IE – e di converso della crescita dei concorrenti – sia diretta conseguenza del ballot screen.
Di certo IE ha molto da recuperare nell’immaginario collettivo non tanto dell’utente casuale – quello che oggi si trova quasi sorpreso dall’esistenza di altri browser – ma nella percezione di coloro che inseriscono anche la scelta del browser in una più o meno attenta ponderazione tecnica.
Promozione (speriamo meglio di quel che abbiamo visto recentemente) e innovazione saranno d’ora in poi indispensabili affinché IE possa tenere il passo dei concorrenti. Il che non potrà far bene al mercato in generale, ma anche allo stesso IE: la prossima ventura versione 9 già si annuncia estremamente interessante.