Intorno la faccenda Yahoo/Microsoft c’è sempre più fermento e il web sta impazzendo. Le testate giornalistiche di tutto il mondo continuano a pubblicare senza sosta piccoli aggiornamenti e rumor di ogni tipo e, se alcuni risultassero veri, sarebbero dei colpi di scena davvero eclatanti. Siete curiosi?
Tanto per cominciare farà piacere a qualcuno sapere che Yahoo non è intenzionata a farsi comprare così facilmente dalla Microsoft: così sembrerebbe da un recente accordo con Rhapsody che decreta la morte del popolare servizio Yahoo! Music Unlimited – che permetteva il libero ascolto e download di più di due milioni di brani musicali previo un abbonamento mensile. Gli utenti che utilizzano questo servizio, secondo l’accordo, saranno raggruppati insieme agli utenti di Rhapsody in un unico sito.
Sembra poi molto probabile, secondo il Wall Street Journal, che Microsoft avanzerà una nuova offerta . La precedente di 44,6 miliardi di dollari è decisamente bassa secondo le stime del valore di Yahoo, nonostante le azioni siano in ribasso. Inoltre l’entrata in scena di Google ha creato complicazioni alla vicenda, e non finisce qui perché in queste ore si mormora che a mettere i bastoni tra le ruote di Microsoft potrebbero arrivare diversi altri nomi di spicco. I dettagli dopo il salto.
Dopo le notizie del dissesto economico di Yahoo e l’arrivo dell’offerta di acquisto di Microsoft, Google si è scatenata con dichiarazioni pubbliche quasi degne di Steve Ballmer (eguagliarlo è arduo) ma non si è limitata certo a parlare. Le belle parole sul web libero, minacciato dal cattivo monopolista di Redmond sono certo toccanti, ma è anche ovvio che Google ha paura di Microsoft e del potere che eserciterebbe sul web con l’acquisizione di così tanti e diffusi servizi, uniti al già conclamato controllo su tutto quello che serve per accedere al web e a farlo funzionare.
Così nel fine settimana Google si è data da fare , contattando le società in cui ha partecipazioni azionarie (ad esempio AOL di cui detiene il 5%) e le loro controllate, per convincere qualcuno a rilanciare l’offerta di Microsoft. La ricerca non ha avuto buon esito e, non potendo acquistare Yahoo direttamente, per non andare a sbattere contro l’antitrust a sua volta, ha pensato di rispolverare un accordo commerciale e riproporlo a lungo termine: soldi in cambio degli spazi pubblicitari all’interno delle ricerche di Yahoo.
Pare però che l’intervento diretto di Google possa non servire, perché potrebbero arrivare da un momento all’altro (se le voci sono vere) altre offerte d’acquisto da diverse parti.
The Inquirer pensa che Apple e News International (Rupert Murdoch, myspace.com, SKY, FOX vi dicono niente?) potrebbero allearsi e sfidare Microsoft e non si esclude neppure l’ingresso nella mischia di una compagnia cinese non meglio precisata. La qual cosa, considerando che Eric Schmidt – CEO di Google – siede nel board di Apple, sembra riportare “a bomba”.
Anche il mondo open source è preoccupato, alcuni importanti progetti vivono anche grazie all’appoggio di Yahoo, e stiamo parlando di colonne portanti come KDE, WordPress e Drupal; che fine faranno? Microsoft da sempre manifesta una sorta di allergia nei confronti dei sorgenti aperti, rischiando persino di rimanerne penalizzata – anche se poi, senza farsi notare, va alla ricerca di acquisizioni proprio in questo campo.
Chiuderei, per par condicio, con un’ultima supposizione del Silicon Alley Insider, che dà l’acquisizione per scontata ormai. Ad avvalorare questa tesi sarebbero i cambi di vertice che stanno avvenendo in casa Microsoft, necessari (sempre secondo il SAI) nella riorganizzazione che sarà attuata per incastonare Yahoo nella struttura aziendale.
Bene, ora non possiamo fare altro che attendere, così da poter scoprire chi è sulla strada giusta. Vi terremo informati, naturalmente.