L’offerta di Microsoft per Yahoo finalmente è arrivata, 44.6 miliardi. Ma cosa accadrà a siti Web 2.0 come Flickr? Verranno lasciati in pace o assorbiti e trasformati in un nuovo prodotto Micorsoft Live?
Come era prevedibile, le recenti notizie riguardo ad un probabile futuro acquisto del popolare motore di ricerca da parte di Microsoft, stanno mettendo in allarme moltissimi utenti di svariati servizi online. Negli ultimi giorni ad agitarsi è stata la community di Flickr, il popolarissimo sito di photo-sharing; molti utenti hanno messo in piedi forum di protesta e stanno caricando foto satiriche anti-Microsoft con il motto: “microsoft keep your evil grubby hands off our flickr”.
Ma perché tanta agitazione?
Alcuni anni fa Flickr era già passato attraverso un’acquisizione. Nel lontano Marzo 2005 il sito di photo-sharing passava dall’azienda canadese Ludicorp con sede a Vancouver a Yahoo. Già in quell’occasione gli utenti Flickr si erano allarmati e mobilitati: preoccupati che le cose venissero cambiate radicalmente avevano preannunciato una sorta di “suicidio di massa” virtuale, ossia la cancellazione del proprio profilo dalla piattaforma. Vista la grande protesta montata Online, Yahoo si era guardata bene dall’apportare modifiche a Flickr, lasciando il sito così com’era, indipendente, ma costringendo gli utenti ad iscriversi a Yahoo ID account (che comprende tutti i servizi di casa Yahoo) per poter usufruire del servizio.
In questi giorni però, i fotografi flickr si dicono seriamente preoccupati. Se con Yahoo le cose sono andate “relativamente” bene, ci sono buoni motivi per credere che Microsoft non voglia seguire le orme del predecessore e lasciare le cose come stanno. Cresce la convinzione che tutto cambierà radicalmente e gli utenti stanno facendo sentire la propria voce bombardando la rete di post critici. Molto probabilmente questa volta hanno ragione; per contrastare lo strapotere di Google nel campo delle applicazioni internet, Microsoft vorrà rilanciare i servizi Microsoft Live, che fino ad ora si sono rivelati un mezzo fallimento, su una unica piattaforma. Il problema fondamentale sta nell’incompatibilità tra Microsoft Live e Flickr che non utilizzano la stessa interfaccia e Web-Cache, cosa che fa prevedere dei cambiamenti drastici. Inoltre Microsoft non ha mai investito sugli utenti ma soprattutto sulle aziende, non esiste una comunità forte legata a Microsoft Live mentre le cose sono ben diverse se pensiamo a Google.
Ora però il Web 2.0 Fickr porta in dote milioni di utenti, una comunità vivace ed unita, comunità legata dal piacere di condividere foto, che si identifica da anni con il proprio portale e che non vuole veder cancellare o trasformare il progetto originario Flickr. Leggendo i post degli utenti, si nota come tra le varie prospettive future ci sia anche la possibilità di trasferire tutte le proprie foto su altre piattaforme come, ad esempio, Picasa di Google.
Molti inoltre, sono quelli che hanno pagato per la versione Pro di Flickr…
In conclusione, non ci resta che aspettare. Conoscendo Microsoft comunque, direi che molte cose sono destinate a cambiare radicalmente.