La pubblicità online e quella pubblica affidata a cartelloni e display hanno una fondamentale differenza che le divide: nel primo caso chi pubblica conosce con dovizia di particolari chi si trova di fronte, nel secondo invece i pubblicitari possono fare previsioni in base al luogo, agli orari e ad altri parametri, ma devono in ogni caso affidarsi a messaggi abbastanza generalisti, in grado di raggiungere e colpire un ampio spettro di pubblico.
NEC ha però in programma di eliminare gran parte di questi limiti, introducendo il concetto di personalizzazione degli annunci, tipico del web, anche nella cartellonistica. Il sistema richiama alla mente il film Minority Report, in particolare la scena in cui Tom Cruise viene riconosciuto dal sistema pubblicitario e gli vengono offerti prodotti ad hoc per i suoi gusti.
Il sistema NEC non è così avanzato e invasivo della privacy (anche se non è detto che ci possa effettivamente arrivare, il riconoscimento facciale delle persone è una funzione disponibile anche su alcune fotocamere compatte di fascia media) e si limita a riconoscere genere e età, modificando di conseguenza l’annuncio visualizzato. Con una telecamera, un display e un po’ di software di riconoscimento è possibile pubblicizzare prodotti in spazi pubblici in modo personalizzato.
NEC assicura, come riporta DailyTech, che la privacy è perfettamente rispettata, in quanto il sistema non memorizza le immagini, le cancella subito dopo l’uso, e non si spinge oltre il riconoscimento di genere ed età. L’implementazione reale di un sistema del genere apre orizzonti sconfinati: la telecamera riconoscerà anche i nostri gusti nel vestire e ci proporrà accessori in linea con quello che ci piace? Se poi cadesse la barriera della privacy e fosse implementato il riconoscimento dell’identità che situazioni si potrebbero creare? Mi vedo già la tipica signora di mezza età dall’aspetto puritano passare di fronte al cartellone e vedersi proporre davanti a tutti messaggi pubblicitari di intimo sexy o simili.
Tornando agli scenari seri chissà se verrà implementato anche un sistema di eye-tracking per capire quali “parti” dell’annuncio destano la maggiore attenzione e quali invece vengono del tutto ignorate. Le possibilità sono davvero tante, io personalmente sono molto curioso di vedere che direzione prenderanno.