Malgrado siano in molti a non ritenere iPad un valido concorrente nel mercato di Kindle, Jeff Bezos non sembra dello stesso avviso: è di ieri la notizia dell’acquisizione da parte di Amazon di Touchco, una startup che lavora sullo sviluppo di tecnologie touch.
Qual è il senso di questa mossa? Che Apple abbia in qualche modo ridefinito gli standard delle interfacce touch, è materia su cui rimangono pochissimi dubbi. Con l’accoppiata iPad-iBooks tuttavia, l’azienda di Cupertino è entrata prepotentemente nel territorio Amazon, portando in dote la potenza del suo marchio e le innovazioni introdotte nella gestione touch dell’interfaccia grafica.
Amazon, di certo non indifferente al lancio di iPad, ha dunque reagito ieri con l’acquisizione di una startup, la cui tecnologia di riferimento, denominata interpolating force-sensitive resistance, non è ad oggi presente su alcun prodotto in commercio.
Il lavoro degli ingegneri di Touchco promette tuttavia alcune interessanti innovazioni fra cui: abbattimento del costo di produzione di schermi touch, idoneità a ricevere diversi tipi di input (stilo e dita per esempio), capacità di accettare più impulsi contemporanei di quanto non possano le attuali tecnologie.
In conclusione, piaccia o meno, iPad oggi gioca il ruolo del gatto nella tana dei topi, anche nel mercato e-book: questo spiega la rapida reazione di Amazon, per la quale i 3 milioni di Kindle venduti dal 2007 ad oggi, potrebbero rappresentare un vantaggio troppo esiguo per un mercato che molti ritengono alle soglie di un boom (le prospettive di vendita di Apple per iPad, superano abbondantemente quota 3 milioni per il solo 2010).
Il che non esclude certo che, prima di stendere la feature list per il nuovo Kindle, Amazon attenda di verificare i risultati di vendita di iPad. Su un fatto tuttavia non insistono dubbi: quello dei tablet/e-book reader è uno dei fronti più caldi per il mercato informatico nel prossimo decennio, e la partita è appena iniziata.
Fonte (inglese): New York Times