Lascia davvero perplessi la scelta di Boeing, recentemente resa pubblica e ufficiale da un loro stesso comunicato, di connettere allo stesso sistema la rete LAN per i passeggeri con quella degli strumenti di bordo.
Andiamo con ordine. Come noto gli aerei moderni sono interamente cablati e dotati di sofisticate strumentazioni, tra loto collegate grazie a sofisticati e (si spera) affidabili reti gestite da computer. È altrettanto noto che ormai da tempo si parla di portare internet sugli aerei, in modo che i clienti possano navigare durante i lunghi voli transoceanici.
Il nuovissimo Boeing 787 Dreamliner porta quindi internet in ogni sedile, consentendo ai viaggiatori di connettersi usando il proprio computer. Peccato che la rete LAN “pubblica” cui si connettono gli utenti ha dei punti di contatto con la rete (che dovrebbe essere) “privata” preposta alla gestione e comunicazione tra apparati vitali dell’aereomobile.
Il Dreamliner è quindi davvero un sogno, il sogno di cracker e terroristi che potrebbero cimentarsi a penetrare nei sistemi dell’aereo per compiere atti potenzialmente catastrofici. Oltre alla minaccia rappresentata dal terrorista vi è poi il rischio più banale di malfunzionamenti dovuti a virus e altre amenità eventualmente presenti nei computer dei passeggeri. Tali preoccupazioni sono state sollevate dalla FAA (Federal Aviation Administration) che, in un comunicato abbastanza allarmante, sollevava pesanti critiche al lavoro di Boeing.
Boeing si è affrettata a sottolineare che il messaggio della FAA è fuorviante, in quanto è vero che le due reti si toccano, ma è altrettanto vero che il sistema è strutturato in modo tale da non consentire che possano provenire attacchi dalla rete dei passeggeri.
Insomma, si tratta certamente di preoccupazioni relative ad un pericolo davvero remoto e che quasi certamente non si concretizzerebbe ma, trattandosi di un aereomobile capace di trasportare quasi 300 persone, ogni cautela è dovuta.