Il CES 2009 di Las Vegas è stato aperto da Steve Balmer dotato di un nuovissimo tablet pc firmato HP, ma simili prodotti sono stati presentati anche da Pegatron e altri OEM. Il messaggio chiaro di tali annunci è che ne 2010 si va in direzione del “touch” e anche le molte indiscrezioni sul tablet firmato Apple non farebbero altro che confermare questa ipotesi.
Va però ricordato come il tablet PC non sia una novità del momento: prodotti convertibili dotati di display touch screen o privi totalmente di tastiera sono nei listini dei produttori da anni. Anzi, erano nei listini dei produttori e non sono stati eliminati per un fatto molto semplice: non li comprava nessuno o quasi. E’ stato detto che costavano troppo per gli utenti consumer, oppure che la clientela business avrebbe gradito soluzioni complete, quindi anche un software pensato per sfruttare il touch screen.
Con buona probabilità la verità è un giusto mix dei fattori appena descritti. Ciò che importa è che guardando le proposte di HP e di Pegatron molti problemi sembrano superati: dimensioni e peso sono ora contenuti e le novità introdotte con la nuova piattaforma Intel Atom o con le analoghe soluzioni ULV fanno ben sperare. Anche se una boccata di novità da ARM farebbe la gioia di molti.
Il 2010 sarà l’anno del touch e dei tablet anche per la clientela consumer? Probabile, o per lo meno i produttori ci proveranno e starà all’utenza decidere. Già decidere, operazione non facile e a volte non sempre completamente libera. Di fatto per scegliere ci vogliono delle alternative e più ampia è la varietà di tali opzioni maggiore è la libertà lasciata all’utente.
Guardando al passato anno la situazione è interessante: gli scaffali dei punti vendita sono stati riempiti di netbook e tutto a un tratto è stato detto che anche l’utenza consumer ha una crescente esigenza di mobilità. Vero, sacrosanto ma come sempre senza esagerare.
La montagna di netbook è stata presto affiancata dai notebook ULV, anzi CULV – consumer ultra low voltage – pensati per soddisfare le esigenze di mobilità di chi non vuole scendere a compromessi acquistando un netbook.
Stando però a alcuni dati diffusi dai produttori stessi qualche settimana fa il segmento dei CULV non ha avuto poi questo gran successo, ed ecco la mossa di inizio 2010: i notebook CULV definiti anche thin & light (la parola consumer dava fastidio) verranno riproposti alla clientela professionale.
Anche per il settore business l’esigenza di mobilità non è una novità: soluzioni estreme Sony Vaio o Toshiba Portègè sono ben note, famose e costose. Ora però le più recenti tecnologie ULV verranno proposte a prezzi inferiori su prodotti definiti Thin & Light, resterà certo da valutare con quali compromessi in termini di materiale e di costruzione.
In conclusione, stando agli annunci, alle anticipazioni e a previsioni verosimili l’anno appena iniziato per quanto riguarda il settore mobile promette novità importanti per l’utente finale. Si tratta per una volta di elementi tangibili come il touch screen -multi touch per la precisione – e valori di autonomia impensabili anche su prodotti ben sotto i 1000 euro.