Qualche giorno la società giapponese Geltec ha presentato il frutto del proprio lavoro degli ultimi anni, suscitando abbastanza clamore da meritarsi un servizio su un noto telegiornale nazionale. La Geltec si occupa della produzione dell’Alphagel, una speciale pellicola che per le sue caratteristiche di assorbimento degli urti viene usata in campo aerospaziale per “imballare” le cose che vengono trasportate nello spazio dagli astronauti. La sua evoluzione, frutto appunto della ricerca interna dell’azienda giapponese, ha portato alla presentazione del BetaGel (o Bgel), un materiale che promette di migliorare di molto le prestazioni dell’Alphagel. Nel video dell’esperimento un uovo fresco viene lanciato dall’altezza di 22 metri e atterra su un tappetino di Bgel senza rompersi. Viene poi preso in mano e scaraventato contro il tappetino, sempre senza spiaccicarsi. Infine, per dimostrare che non c’è trucco, viene semplicemente rotto in una ciotola, pronto per essere fritto.
Superato l’estremo stupore per il video, ho iniziato a pensare che a questo punto il mondo potrebbe di colpo diventare un posto migliore: la tecnologia alla base del Bgel può effettivamente salvare parecchie vite umane: foderando le giacche dei motociclisti (è un tema che mi sta particolarmente a cuore) si potrebbero evitare parecchie contusioni anche gravi in caso di caduta. E poi?
E poi, con due strati di BGel si può sperare di raddoppiare la capacità di assorbimento degli urti? Immagino di no, altrimenti saremmo davvero a una svolta epocale. Però… sono l’unico che quando vede quel video oltre che ridere ripensa alle immagini dell’11 settembre 2001 e a quelle persone che hanno preferito lanciarsi da un grattacielo piuttosto che attendere un’altra morte certa? Un futuro GammaGel o DeltaGel in dotazione ai pompieri potrà evitare scene terribili come quella?
Io spero di si, e intanto penso a quali applicazioni si possano trovare già con queste caratteristiche, sperando che la tecnologia e la ricerca possano, almeno in questo caso, progredire molto in fretta.
Ecco il video: