Che i candidati alle presidenziali americane, e in generale i politici americani, fossero ben consapevoli delle potenzialità di Internet, non è certo cosa nuova. Tutti hanno una presenza online, diffondono video su YouTube e forniscono gadget vari per addobbare il proprio blog e supportare il candidato preferito.
Novità di queste presidenziali è però la creazione di veri e propri social networks pensati per aggregare le persone che supportano un determinato candidato. Il primo ad avere l’idea è stato Rudy Giuliani (R) seguito a ruota da Ron Paul (R).
Giuliani ha creato un network particolarmente sofisticato. Anzichè replicare i principi base dei social network generalisti, applicandoli ad una nicchia, ha cercato di creare funzioni ed utilità specifiche per la campagna elettorale. Oltre alla solita profilazione e rete di “amici”, troviamo quindi strumenti specifici tra cui spicca un elaborato programma a punti che, a seconda della propria attività pro-Rudy fa guadagnare “Rudy Points”.
In questo modo si innesca un vero e proprio aspetto ludico dell’attivismo politico, che ci spinge a guadagnare sempre più punti per acquisire visibilità e stima agli occhi degli altri utenti. Il tutto è ovviamente completato da una vasta serie di gadget e widget da aggiungere al proprio computer e sul proprio blog.
Ron Paul è invece più tradizionale e si appoggia sul consolidato network “Moli” che fornisce vari strumenti per creare social networks di nicchia. La soluzione di Ron Paul non presenta quindi personalizzazioni che vadano oltre le semplici foto e video della campagna.
In ogni caso tutto questo fervore e questo essere sulla cresta dell’onda, da l’idea di una classe politica ben consapevole dei gusti e dei consumi dei propri elettori, che vengono raggiunti attraverso i canali loro più graditi. Un segnale certamente interessante che lascia intravedere un 2008 ricco di ulteriori novità.